Di seguito il comunicato stampa dei comitati dei “senza-casa”’ che stamattina hanno riaprerto per tre giorni “Casematte” l’ex Convento Santa croce in Fossa banda.
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SERVONO LE CASE, SERVE FERMARE L’EMERGENZA ABITATIVA
Oggi 28 ottobre più di cento persone in disagio abitativo e appartenenti al movimento per il diritto alla casa, riaprono per il fine settimana 29\30\31 ottobre il complesso di proprietà comunale di Santa croce in Fossa-banda, da maggio “regalato” per 20 anni a titolo gratuito alla scuola superiore sant’Anna.
Tre motivi fondamentali hanno spinto a questa azione:
1. Il Governo, tramite la Prefettura, deve intervenire da subito affinchè gli spazi abitativi inutilizzati – conventi, uffici, alberghi, caserme – vengano resi operativi per dare una soluzione alle migliaia di persone che rischiano di essere o già sono in situazioni di emergenza abitativa. L‘ex convento di proprietà del Comune doveva essere destinato all’emergenza abitativa studentesca, con un accordo firmato e sottoscritto dal Comune e dal Dsu nel 2014. Questo accordo è stato fatto fallire, senza alcuna spiegazione, e questo posto si è ulteriormente deteriorato. Pochi mesi fa l’annuncio del “comodato d’uso gratuito (per 20 anni!!!)” alla scuola d’eccellenza sant’Anna, per farne un collegio universitario per l’élite dei “meritevoli”. Questa ha affidato alla Fondazione “Il Talento all’Opera” – i cui soci fondatori sono alcune realtà imprenditoriali (Acque, Associazione Unione Industriale Pisana, Sant Gobain, Dedalus Italia, List, Forti Holding, Sago e Toscana Aeroporti) il compito della ristrutturazione previsto per 2,5 milioni di euro, soldi che devono ancora essere raccolti tramite 5per mille e altre campagne di “sottoscrizione”.
Nei fatti ad oggi questo posto capace di ospitare più di 100 persone oltre che aule studio e mense, è stato sottratto alla collettività nonostante un accordo fosse già stato ratificato. E continua ad essere vuoto e in disuso senza alcun progetto esecutivo. La nostra azione vuole denunciare il mancato utilizzo per l’emergenza sociale di questo grande convento e l’espansione immobiliare vorace delle università di eccellenza nella città.
2. Per dare un segnale al Governo presieduto da Mario Draghi, in questi giorni riunito a Roma per il G20, della vergognosa assenza di qualsiasi misura di protezione sociale abitativa nel PNRR. Neanche un euro sarà speso a finanziare la sistemazione e la costruzione di case popolari; né sono previsti investimenti per abbassare i prezzi degli affitti. Il costo della vita è aumentato in modo criminale, mentre stipendi e reddito diminuiscono. In compenso i provvedimenti di sfratto e pignoramento sono di nuovo esecutivi con la forza pubblica, e nella nostra provincia tra quelli già esecutivi e quelli che lo saranno a breve, più di mille nuclei familiari rischiano di ritrovarsi in mezzo alla strada senza valide soluzioni alternative. Con questa azione vogliamo affermare la necessità di un vero Piano contro l’emergenza abitativa, e fare pressione affinchè le risorse economiche vengano destinate per soddisfare il bisogno di alloggi per coloro che si trovano in gravi difficoltà sociali.
3. Per far vivere nei prossimi tre giorni questo bellissimo posto, sistemandolo e rendendolo fruibile per le tante persone che dai quartieri popolari, dalle residenze universitarie, verranno a confrontarsi nella tre giorni “casematte”. Ci incontreremo con realtà di case popolari, comitati contro gli sfratti, professori e professoresse, attivisti sociali e volontari, di Pisa, di altre città italiane, e anche dall’estero. Nostro obiettivo è informare e divulgare le conoscenze sui diritti degli e delle abitanti, che oggi come non mai vengono minacciati dalla violenza del sistema economico.
Piattaforma soluzioni Abitative – Pisa.
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