650 euro di affitto, madre disabile, arriva il licenziamento e l’impossibilità, per mancanza di reddito di continuare a pagare l’affitto. Arriva quindi lo sfratto per morosità incolpevole: dieci accessi in dieci mesi, questo il risultato di un anno di battaglia dove solo la determinazione della famiglia e dei picchetti hanno impedito che un nucleo di quattro persone finisse fuori di casa. Questo il bilancio negativo delle politiche abitative e di prevenzione del disagio abitativo rispetto a situazioni critiche come questa: le istituzioni sono assenti, o in ritardo e non intervengono se non sollecitate dalle lotte.
È per questo che una conferenza stampa davanti alle sede dei servizi sociali in via Saragat questa mattina ha denunciato la situazione casa a partire dal caso di questa famiglia in lotta. Nel pomeriggio un incontro con i servizi ha portato a una richiesta scritta da parte dell’assistente sociale di un lungo rinvio dello sfratto e la comunicazione che il nucleo in questione risulta assegnatario del contributo affitto nel bando morosità incolpevole. Sono state inoltre avviate le procedure per l’assegnazione di un alloggio tramite commissione emergenza abitativa la quale si riunirà però non prima del 18 novembre. Nel frattempo lunedì un nuovo accesso di sfratto da affrontare con la consapevolezza che uniti si vince e lottando si strappa laddove le istituzioni lasciano precipitare i singoli nell’emergenza abitativa.