15.11: Pisa si mobilita: contro base ed economia di guerra, tagli alla formazione ed austerity

Il 15 novembre sarà sciopero studentesco in tutta Italia contro la riforma Bernini, i tagli ai fondi per l’Università e la riforma Valditara delle scuole superiori. A Pisa, un corteo si concentrerà dalle 9:30 in piazza Dante. Intanto, lungo tutta la giornata ci sarà una mobilitazione diffusa del movimento No Base, per denunciare lo spreco di soldi pubblici in investimenti militari.

Le recenti riforme del sistema educativo sono un ulteriore tassello che conferma tendenze già in atto da tempo, come la progressiva aziendalizzazione dell’Università e l’abbandono della ricerca alle ingerenze dei privati. Le scuole superiori, con la riforma Valditara, si vedranno sempre più improntate al mercato del lavoro e ai bisogni delle aziende, perdendo così di vista il loro ruolo formativo.

Tutto questo si lega a doppio filo con la normalizzazione della presenza militare in tutti i luoghi della nostra formazione, in cui veniamo irregimentat* ad essere spettatori passivi delle politiche belliciste dei nostri stati. Di tutto questo, l* studenti si stanno rendendo conto sempre di più, a partire anche dalle manifestazioni globali per la Palestina, in cui è diventato ancora più chiaro come le politiche di colonizzazione, guerra e genocidio vengono portate avanti non solo tentando di silenziare chi si oppone, ma soprattutto sfruttando il nostro lavoro e la nostra ricerca.

“La ministra Bernini prevede tagli all’Università per 500 milioni di euro, a cui si aggiunge la “riforma del preruolo”, che rende ancora più precario il percorso di chi fa o farà ricerca negli Atenei, con contratti pagati ancora meno e con ancora meno tutele. Per l’Università di Pisa, questa riforma significa un taglio di 16mln di euro […]. E, a un’istruzione già allo sfacelo, si aggiungono ulteriori tagli e promozione di una didattica frontale e repressiva, distante dalle necessità dellə studentə. […] L’attacco che stiamo subendo riguarda tutta la nostra comunità: una comunità sul baratro. Manifestiamo per ricordare che non ci limiteremo a rimanere a guardare.”

[dal comunicato di assemblea precaria/exploit/sinistraper]

Sempre per la giornata del 15 novembre, il Movimento No Base ha indetto una manifestazione diffusa nel contesto della campagna “520 milioni per tutto… tranne la guerra!”. Il progetto della base militare per G.I.S. e Tuscania, infatti, prevede un investimento di 520 milioni di euro – circa la stessa cifra sottratta alle Università con i recenti tagli – che andranno a cementificare il parco naturale di San Rossore e a militarizzare ulteriormente il territorio toscano. Di fronte a una simile spesa, la cittadinanza tutta si chiede come questi soldi potrebbero essere utilizzati diversamente, per i bisogni sociali piuttosto che per le spese di guerra e l’escalation bellica. Per questo, il Movimento No Base invita per la giornata del 15 novembre a diffondere grafiche, striscioni, cartelli e a condividere foto, video, riflessioni o qualsiasi altro contributo, rispondendo alla domanda “Cosa faresti con 520 milioni?”, per informare e sensibilizzare sulla base militare e rafforzare le motivazioni del “no” a questo progetto.