Sono tre le rivendicazioni del movimento ecologista che il 9 ottobre scenderà in piazza in tutta Italia: decarbonizzazione, una transizione ecologica che tuteli lavoro, istruzione e salute e verità sull’emergenza climatica ed ecologica in atto. A Pisa appuntamento alle 9 in Comune e alle 11.30 alla Scuola Elementare Don Milani con bambini e bambine in presidio.
Anche a Pisa in programma una manifestazione per l’emergenza climatica, con ritrovo alle 9.00 nella piazza del Comune (Piazza XX Settembre) con biciclette e cartelli.
Il corteo si muoverà in bicicletta percorrendo le vie della città, e arriverà alla scuola elementare Don Milani di S.Ermete verso le 11.30, dove sarà atteso da bambine e bambini in presidio.
“Nonostante la pandemia ci abbia mostrato i danni dell’attuale sistema economico e i danni potenzialmente immensi della crisi climatica, le persone al potere continuano a ignorarla o negarla – commenta Livia Tolve, biologa e attivista nel movimento per il clima a Pisa – Ma la pandemia, gli incendi, gli uragani, la siccità, la distruzione dei raccolti, le alluvioni e le migrazioni climatiche già oggi stanno mietendo vittime e di anno in anno. Nulla è sotto controllo, anche se continuano a venirci raccontate belle favole sulla crescita economica verde. Le emissioni continuano a crescere, allontanandoci sempre di più dal percorso sicuro per stare sotto 1,5°C di surriscaldamento globale”
“Le misure per la ripartenza – prosegue – sono l’occasione irripetibile per avviare la riconversione ecologica, risolvendo i problemi sociali del nostro paese. Abbiamo raccolto nella campagna “Ritorno al Futuro”, insieme a esperti e associazioni, molte proposte concrete per il governo italiano, che finora non ci ha ascoltati e sta spendendo denaro pubblico per ripristinare un passato malato e ingiusto.La crisi climatica deve essere trattata come una crisi. E le persone al potere diano priorità alla sopravvivenza dell’umanità piuttosto che all’avidità di pochi.”
Tre le richieste principali che il movimento per il clima porterà in piazza venerdì:
– Una transizione ecologica che rilanci l’economia, attraverso la decarbonizzazione al 2030 e il rifiuto dei sussidi ai fossili;
– Giustizia Climatica, con una svolta verso l’ecologia che tuteli lavoro, sanità, istruzione e ricerca, e in generale le fasce più esposte della popolazione, garantendo i fondamentali diritti alla salute e allo studio di ogni persona, anche con ridistribuzioni di reddito.
– Verità sulla crisi attuale, prevedendo una campagna informativa capillare da parte del Governo, che tratti la crisi climatica – al pari della crisi sanitaria – come un’ emergenza.
“La scienza ha già fatto la sua parte indicandoci delle cause e dei responsabili del cambiamento climatico – afferma Paola Imperatore, dottoranda all’Università di Pisa e attivista in Fridays For Future Pisa – ora sta al governo agire in una direzione ecologica. Le scelte che questo farà in relazione ai finanziamenti europei provenienti dal Recovery Fund e in occasione della votazione della legge di bilancio rappresenteranno dei chiari segnali della volontà delle istituzioni di agire seriamente rispetto alla crisi ecologica o, al contrario, di continuare a ignorarla. Ma, in ogni caso, noi resteremo nelle piazze a difendere il nostro presente e a costruire insieme il nostro futuro.”