Questo pomeriggio alcuni abitanti del quartiere insieme al Comitato Riprendiamoci Gagno hanno occupato simbolicamente una delle tante abitazioni popolari vuote in via Fosso della Bufalina. Il Comitato che da più di due anni si occupa di sostenere le famiglie in difficoltà economica e che a causa della crisi hanno perso il lavoro o la casa, oggi ha voluto denunciare pubblicamente il problema delle mancate assegnazioni di queste case da parte di Apes, l’ente che gestisce le case popolari del comune.
In particolare l’attenzione oggi si è concentrata sulla situazione di un signore di 55 anni che due anni fa è stato licenziato dalla ditta dei cantieri navali dove lavorava come tappezziere. A causa della perdita del lavoro questo signore non è più riuscito a pagare l’affitto ed è stata sfrattata nel gennaio 2015.
Da allora si è rivolto agli assistenti sociali che inizialmente gli hanno proposto di andare temporaneamente in un affittacamere condiviso con studenti, ma che giustamente ha rifiutato perché ha bisogno di una vera soluzione.
Di recente è stato inserito nella commissione emergenza abitativa che sta valutando il suo caso (così come tanti altri) ma che al momento ha confermato di non essere in grado di proporre una concreta soluzione. Insieme al movimento di lotta per la casa cittadino, in questi mesi aveva partecipato alle mobilitazioni che hanno sollecitato i grandi costruttori immobiliari a mettere una parte dei propri alloggi a disposizione dell’Agenzia Casa che affitta questi alloggi privati a prezzi agevolati a famiglie in emergenza abitativa che altrimenti non potrebbero accedere al mercato immobiliare.
Questa mobilitazione di oggi nel quartiere popolare ha avuto l’intenzione di fare luce non soltanto sulla singola situazione, ma sulla gestione delle case da parte di Apes e del problema abitativo in generale.
Sono centinaia le case lasciate vuote di proprietà del comune gestite dall’ente gestore (in alcuni casi sono state addirittura murate invece di essere assegnate); sono tantissime le famiglie che aspettano l’assegnazione di un alloggio adeguato alle proprie condizioni: moltissime famiglie necessitano di un cambio alloggio per il sovraffollamento in cui vivono (4 persone in 35 mt quadri) mentre molti anziani e invalidi, abitano ai piani alti senza che i palazzi siano dotati di ascensore; tante sono le famiglie che al momento non hanno un tetto sopra la testa e sono costrette a vivere come ospiti da amici e parenti (chi ha questa fortuna) o addirittura in macchina.
Il Comitato di quartiere oggi ha voluto dimostrare all’Apes, alle istituzioni e a tutta la città che le soluzioni ci sono e le case vuote vanno immediatamente assegnate. Inoltre i residenti di Gagno hanno espresso la volontà di aprire una discussione tra gli abitanti del quartiere e non solo, per iniziare una lotta che unisca le persone su queste problematiche e che vada a colpire i veri responsabili di queste ingiustizie, Apes e Comune su tutti.