Parte lo sciopero alla Sole s.p.a dei dipendenti delle pulizie industriali. Dopo mesi di sfruttamento al limite dello schiavismo, gli operai che svolgono da mesi i servizi di manutenzione e pulizia degli impianti industriali che stampano pezzi per la Piaggio e la Fiat incrociano le braccia e proclamano uno sciopero ad oltranza. I motivi di questa agitazione che preannuncia un caldo periodo di lotta all’interno di tutto il mondo degli appalti multiservizi è dovuto dalle pessime condizioni di lavoro, sia contrattuali che di sicurezza.
Infatti la Iscot spa, azienda di Torino che ha ricevuto da inizio anno l’appalto di pulizia da parte di Sole (a sua vola stabilimento di 200 operai dell’indotto Piaggio e Fiat), sfrutta i suoi dipendenti facendoli lavorare interamente con contratti interinali della durata dai 20 ai 60 giorni lavorativi. Il clima di ricatto continuo ha prodotto un’organizzazione del lavoro in cui gli stessi operai interinali venivano prima “responsabilizzati” con ruoli da capi squadra senza alcun riconoscimento formale né retributivo, e poi scaricati ogni qual volta si manifestavano problemi di gestione. Una ricattabilità continua che ha come collante la paura del “non rinnovo” del posto di lavoro che in molte occasioni ha visto gli operai interinali fare turni massacranti per assicurare la produzione richiesta alla Iscot dalla Sole. In tanti oggi hanno denunciato con una conferenza stampa davanti al capannone di Pontedera ritmi di lavoro disumani, tanto da far ipotizzare il reato di sequestro di persona per le decine di volte in cui a comando della responsabile i dipendenti sono stati obbligati a rimanere sul posto di lavoro fino a 22 ore consecutive! Ma non è solo l’eccezione a rendere la mobilitazione di oggi sacrosanta: la normalità del rapporto di lavoro vede una discriminazione su tutti gli aspetti lavorativi rispetto ai dipendenti della Sole. Assenza di pause regolamentate, lavoro a cottimo e chiamata, assenza di sicurezza e di dispositivi di protezione necessari per i servizi di pulizia ed il lavoro col muletto. Tutto ciò a fronte di contratti interinali che assicuravano l’orario di lavoro per 16 ore settimanali, a fronte di una media di 60 ore che ovviamente venivano conteggiate fantasiosamente sulla busta paga.
La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato l’atteggiamento e la risposta offensiva della responsabile Iscot nei confronti della richiesta di un incontro “informale” chiesto dai dipendenti, con tanto di minaccia di non rinnovo contrattuale e la conseguente perdita di lavoro prevista per il 30 settembre, data di scadenza dei contratti di tutti i dipendenti.
Stamani quindi i dipendenti Iscot, appoggiati dai delegati sindacali di base (si cobas e usb) di Sole e Ceva (centro ricambio Piaggio) e dai delegati della Piaggio di Fiom e usb hanno montato un presidio di fronte l’azienda proclamando lo sciopero ad oltranza fino a che non verranno assunti tutti i dipendenti a contratto indeterminato dalla Sole. Un’agitazione che vedrà per mercoledì pomeriggio un momento di mobilitazione sociale ampio in concomitanza con l’arrivo dell’amministratore delegato della Sole (patron del Frosinone calcio) in visita allo stabilimento, giorno in cui già era previsto un incontro con gli operai Sole che proprio la scorsa settimana avevano incrociato le braccia dopo due incidenti sul lavoro avvenuti alle presse di stampaggio.
Come Riscatto seguiremo da vicino lo svolgersi di questo conflitto, a breve interviste e video.