In circa 400 studenti delle scuole superiori pisane hanno sfilato in corteo per le vie della città. Il concentramento in piazza Guerrazzi per la prima manifestazione dell’anno ha subito puntato dritto verso la sede provinciale del Partito Democratico, ma è stato ostacolato dalla polizia posta come al solito a protezione dell’edificio. L’esordio ha indicato immediatamente gli obbiettivi di una mobilitazione giovanile che ha preso piede oggi in tutto il paese con oltre 50 cortei studenteschi: contrastare il governo Renzi, ribaltare il No della scadenza sul referendum costituzionale in NO sociale al governo della devastazione sociale, della Buona Scuola, del Jobs Act e dello sfruttamento legalizzato tramite l’alternanza scuola-lavoro.
La manifestazione pisana è proseguita poi per via Benedetto Croce e Corso Italia e infine ha raggiunto il comune dove gli studenti dell’artistico hanno denunciato la mancanza di materiali e strutture adeguate alla loro formazione. Tante le voci nel corteo dai più diversi istituti. Successivamente il corteo è poi proseguito verso la zona della stazione e, mentre giungevano al corteo le notizie delle cariche della polizia a Firenze per impedire l’occupazione di una scuola e a Roma per impedire ai giovani di raggiungere il parlamento, gli studenti pisani riaprivano l’ex palazzina del CPT lasciata vuota da ormai un anno. Qui si è tenuta un’assemblea studentesca che, tra le altre cose, ha messo in evidenza il problema del caro trasporti e della privatizzazione del servizio, e ha infine rilanciato sul contrasto nei messi successivi alla campagna di propaganda governativa per il SI nelle scuole.