Pomeriggio agitato a Palazzo Gambacorti. La seduta odierna del consiglio comunale è iniziata con una comunicazione del Sindaco Marco Filippeschi sull’ultima ondata di arresti che ha colpito gli appalti del People Mover in relazione a un filone collaterale dell’inchiesta su Mafia Capitale. “Non eravamo al corrente di nulla”, dice il Sindaco, ma il gioco delle tre carte è sempre il solito: a finire agli arresti nella giornata di ieri il direttore dei lavori fino a dicembre 2015 del trenino che collega la stazione all’aeroporto stravolgendo il quartiere di San Giusto, ma soprattutto i membri di Condotte Spa. il project manager, direttore del cantiere e direttore della sicurezza Michele Firpo e il funzionario Pacifico Belli.
Condotte Spa è una delle società note per aver a più riprese goduto di favori sospetti da parte dell’amministrazione comunale. Grazie a una modifica del 2013 del regolamento Apes fatta in consiglio comunale il comune apre alla possibilità di salvare la società immobiliare del Gruppo Condotte da un investimento fortunato su un residence dell’Aurelia: Villa Madré. Nel Maggio 2014 APES stipula un contratto da 165 mila euro per destinare la struttura, non a norma e fatiscente, ad alloggi temporanei per l’emergenza abitativa. A due anni di distanza i nomi delle società coinvolte sono gli stessi e il gioco pure: i grossi investimenti pubblici finiscono, tra favoritismi e ruberie, nelle tasche degli imprenditori corrotti mentre la vita di chi abita nei quartieri popolari peggiora.
È per questa ragione che oggi una delegazione del comitato di quartiere di Sant’Ermete si è recata in consiglio comunale per assistere alla votazione di una mozione che apriva alla possibilità di una momentanea sospensione del canone di affitto per gli aitanti degli alloggi popolari da anni trascurati da APES, ormai fatiscenti e senza manutenzioni da anni e anni. Ma la guerra orchestrata dal Partito Democratico tramite un uso strumentale delle istituzioni, dall’amministrazione comunale fino all’APES, per azzerare la resistenza di chi abita nei quartieri popolari non si è arrestata neanche davanti agli scandali.
La mozione è stata pretestuosamente rinviata a una seduta successiva. La discussione sulla misura di sospensione del canone d’affitto è stata deviata su una commissione consiliare controllata dal Partito Democratico, risoluto nel bocciare la proposta perché interessato a non farsi ostacolare nella gestione di un sistema di corrutela tramite appalti e grandi opere di riqualificazione come il people mover. Dopo ore di tira e molla in consiglio a quest’ultima provocazione gli appartenenti al comitato di quartiere sono insorti cercando un confronto con i consiglieri di maggioranza che provavano a dileguarsi.
Il sindaco Filippeschi ha negato ulteriori responsabilità, smanacciando alcuni cittadini che riprendevano la scena e rifugiandosi nel suo ufficio dopo l’arrivo della polizia. Mentre scoppiano gli scandali, mentre APES nega le proprie responsabilità e continua a rifilare ingiunzioni di sfratto dalle case popolari l’amministrazione comunale cala la maschera dei propri reali interessi: finanziare le grosse opere speculative, banchetto ideale per qualsiasi arraffone, e ripulire i quartieri popolari da chi ci abita e pretende rispetto e una vita dignitosa.