Riportiamo un appello che sta circolando in rete che invita a ritrovarsi venerdì 10 alle 18.30 in Piazza delle Vettovaglie per ricordare collettivamente Michele, il ragazzo che si è suicidato dopo aver scritto dure parole di accusa verso il sistema in cui viviamo. L’iniziativa è stata ripresa e rilanciata anche in altre città italiane.
Questo Paese ci ammazza. Ricordiamo Michele
Questa è un’accusa di alto tradimento a una generazione.
Non lo conoscevamo, ma abbiamo letto la lettera di addio di Michele. Aveva 30 anni e a Udine si è tolto la vita perché “stufo di fare sforzi senza ottenere risultati, stufo di critiche, stufo di colloqui di lavoro come grafico inutili”. Ci si è stretto il cuore e abbiamo avuto paura perché tante volte ci siamo sentiti stufi anche noi così… stufi di schiaffi in faccia, durante e dopo l’università, mentre cerchiamo lavoro o ci lasciamo schiavizzare, quando dobbiamo tornare a vivere a casa dei genitori.
Perché abbiamo grosso modo l’età che aveva Michele, perché la sua storia è simile alla nostra, perché ancora resistiamo ma abbiamo bisogno di non restare soli. Michele non ha resistito ma ha puntato il dito contro chi sta schiacciando la nostra generazione e spreca la nostra vita, tradisce le nostre aspettative… e “complimenti al ministro Poletti”. Basta con le ipocrisie. Michele voleva che la sua lettera fosse letta da tutti, per questo ci sembra importante ritrovarci per leggerla tutti insieme. Rompiamo l’isolamento.
Ritroviamoci venerdì 10 febbraio alle ore 18.30 in Piazza delle Vettovaglie.