Nella seduta odierna del consiglio comunale l’assessore alla casa Zambito ha dovuto rispondere al question time presentato dai consiglieri di Città in Comune e Movimento 5 Stelle sulla notiza del rifiuto da parte della BEI (Banca Europea Investimenti) di concedere il mutuo a Casa Spa per la realizzazione dei progetti ERP toscani che avrebbero dovuto finanziare la costruzione dei nuovi alloggi popolari nel quartiere di Sant’Ermete, come da tempo promesso dall’amministrazione cittadina. L’assessore ha balbettato nuove promesse ma a oggi il progetto è senza copertura finanziaria “a conferma di come – affermano gli esponenti del comitato di quartiere di Sant’Ermete – tutti questi interventi previsti nei quartieri popolari, simili a Sant’Ermete, siano solo dei gran raggiri.” La Zambito ha affermato che l’assessore regionale Ceccarelli ha promesso una “variazione di bilancio da approvare in aprile a fronte della presentazione dei progetti esecutivi” per reperire i fondi necessari al completamento del progetto di riqualificazione. Questa soluzione appare alquanto improbabile perché fu proprio a fronte di un taglio al bilancio che comune e regione scelsero di ricorrere al mutuo con le banche.
L’accensione del mutuo infatti doveva sopperire al drastico taglio dei finanziamenti regionali all’edilizia popolare all’interno del bilancio di fine anno 2015, disattendendo tutti gli impegni finanziari presi negli ultimi anni. “Oggi ci vengono a raccontare nuovamente la favoletta della Regione che si impegna a finanziare i cantieri, per prendere tempo e continuare a tenerci in sospeso e nell’attesa. Ma nessun impegno ha valore senza accordi certi. È finito il tempo in cui dare la nostra fiducia a questa amministrazione comunale e regionale, a questo Partito Democratico, che salva le banche e investe in grandi opere inutili e non investe risorse per supportare le famiglie e i quartieri in difficoltà”.
Al termine del question time alcuni esponenti del comitato di quartiere, ormai esasperati dalle continue prese in giro, hanno preso parola per affermare come non sia più tempo di promesse e bugie ma che occorre subito l’esonero dal pagamento dell’affitto ERP: “Siamo stati accusati di essere bugiardi ed agitatori del popolo, di rappresentare solo noi stessi e di essere pretestuosi nelle nostre rivendicazioni. Fin dall’inizio abbiamo sempre messo in evidenza le enormi criticità a portare a termine un progetto di riqualificazione come quello previsto per Sant’Ermete e poi riproposto per altri quartieri periferici popolari di Pisa. Ad oggi ad essersi dimostrati bugiardi e truffatori sono stati solo le istituzioni. Gli stessi che ci hanno promesso un miglioramento di vita che non sono stati capaci di realizzare questo progetto, lasciando aggravare le condizioni in cui viviamo, ignorando ogni nostra richiesta e innalzando solo muri. Da oltre un anno decine di famiglie hanno deciso di autoridursi l’affitto, trovando illegittimo pagare un canone mensile per delle case fatiscenti e inabitabili, così come certificato dalle relazioni Usl a seguito dei sopralluoghi effettuati, nell’intento di richiedere ed ottenere l’esonero dal pagamento dell’affitto fino alla realizzazione dei nuovi alloggi.”
Al termine del question time, mentre ormai fuori da palazzo gambacorti i cittadini del quartiere tiravano le somme della giornata con una video testimonianza che proponiamo in allegato, il sindaco, che lasciava il palazzo del comune, ha dato in escandescenze a fronte delle giuste rimostranze dei cittadini che ne chiedevano le dimissioni. Il primo cittadino ha dimostrato così, una volta di più, il nervosismo di un’amministrazione incapace di sostenere il peso delle menzogne che tengono in ostaggio gli abitanti di Sant’Ermete e le loro speranze di avere alloggi nuovi e dignitosi.