Ancora una un duro intervento delle forze dell’ordine nei confronti dei venditori ambulanti, che però questa volta non hanno accettato passivamente il sequestro della merce. Scontri nei pressi di via Vecchia di Barbaricina.
Continua l’accanimento di finanzieri e poliziotti contro i venditori abusivi senegalesi; ieri l’ultima di una serie di retate, sempre più decise e violente, nei confronti degli ambulanti nella zona turistica. Queste operazioni si moltiplicano nel periodo estivo e vengono spesso accompagnate da un accanimento mediatico con campagne sui giornali e le tv locali. Quest’anno, oltretutto, le retate rientrano in un disegno più complessivo a livello nazionale, sotto l’indicazione del Ministro Minniti, nascosto dietro la retorica del decoro. Nei giorni scorsi un’ulteriore pagliacciata: uno squallido personaggio legato agli ambienti della destra leghista aveva vaneggiato sui social network (ripreso anche dai giornali) di essere stato aggredito mentre riprendeva col telefono gli ambulanti al Duomo.
Ed ecco scattare quindi, nella giornata di ieri, una nuova retata. Questa volta però i venditori hanno reagito alla prepotenza poliziesca, opponendosi al sequestro della merce. Ne sono nati scontri che hanno messo in seria difficoltà sia i finanzieri che i militari accorsi in loro aiuto. E’ scattata quindi la rappresaglia delle forze dell’ordine, sopraggiunte in gran numero per vendicare l’onta subita, che si sono scatenate in un violento intervento, identificando anche una decina di persone.
Nel coro delle lamentele e delle prese di posizione del giorno dopo, tra dirigenti della questura e personaggi politici, si insiste tanto sulla legalità e ci si riempie la bocca parlando di misure contro l’abusivismo. Sarebbe interessante però vedere tutto questo zelo delle forze dell’ordine nei confronti degli abusi edilizi che devastano la nostra città, della speculazione edilizia, dei grandi evasori fiscali che hanno sottratto milioni di euro alla collettività. Invece la verità è che la legalità viene applicata solo nei confronti dei poveri, di chi passa intere giornate sotto al sole con un borsone sulle spalle per guadagnarsi la pagnotta e mantenere qualche parente lontano, con attività sicuramente extralegali ma tutt’altro che violente o pericolose. Persone che, quando subiscono un sequestro della merce, si trovano in enorme difficoltà, perché private della unica possibilità di sopravvivenza.
I grandi speculatori, i mafiosi che banchettano sugli appalti nella nostra città, possono dormire sonni tranquilli fino a che ad essere criminalizzati saranno dei semplici venditori ambulanti. La guerra fra poveri la vincono i ricchi; ben venga, dunque, quando i poveri si ribellano, si uniscono e cercano di resistere, come hanno fatto ieri gli ambulanti provando ad impedire i sequestri.