Nella mattinata di ieri a Pisa, in contemporanea ad altre città italiane, diverse decine di studenti delle scuole superiori hanno manifestato contro l’alternanza scuola-lavoro.
Il corteo, partito da Piazza Vittorio Emanuele, è sfilato per Corso Italia, sanzionando il punto vendita di Zara, con l’affissione di cartelli e striscioni, e diverse sedi bancarie. Dopo una breve sosta sotto al Comune, gli studenti sono tornati indietro lungo Via Mazzini, raggiungendo prima la sede del CTT, capolinea degli autobus, e poi la stazione centrale. Lì il corteo ha fatto irruzione all’interno del Mc Donald’s, bloccando per un po’ il bancone e scandendo slogan contro la multinazionale. La manifestazione si è infine sciolta con un’assemblea.
Gli obiettivi della protesta sono tutt’altro che casuali; in Italia al momento Mc Donald’s e Zara sono i cosiddetti “campioni dell’alternanza”, seguiti a ruota da Intesa San Paolo. Circa 10.000 studenti all’anno per il colosso del fast food e 4.000 per il franchising dell’abbigliamento, queste sono le cifre dello sfruttamento, che dietro alla farsa dell’alternanza scuola-lavoro nascondono una vera e propria ristrutturazione aziendale, basata sul lavoro non pagato di migliaia di giovani.