Nel tardo di pomeriggio di oggi il giudice del Tribunale di Firenze si è espresso sulla richiesta di misure cautelari per i quattro ragazzi arrestati ieri durante le cariche sul corteo del 25 aprile. Caduto completamente il castello accusatorio orchestrato dalla Questura: Simone, edicolante di Pisa, e gli altri tre attivisti fermati sono stati rilasciati senza alcuna misura restrittiva.
E’ risultato evidente come sia stata la polizia ad aggredire i manifestanti, impedendo loro di scendere in piazza per l’anniversario della Liberazione, per permettere a Nardella e Renzi di effettuare il loro comizio a poca distanza, senza contestazioni.
La mobilitazione di ieri è riuscita evidentemente a toccare un nervo scoperto del PD; ancora una volta questo partito si è trovato costretto a nascondersi dietro ai manganelli della celere e la violenza della digos. E’ ancora lunga la strada, ma più che mai necessaria, per riappropriarsi e riattualizzare l’antifascismo, strappandolo alla retorica della mera celebrazione.