Con l’azione di oggi, 16 ottobre, in contemporanea a tante altre mobilitazioni in tutta Italia, si è conclusa a Pisa la tre giorni di lotta per la casa. Alcune famiglie sotto sfratto hanno occupato simbolicamente un palazzo in via Trieste, recentemente acquistato da una società immobiliare, Fineuro, con l’obiettivo di ristrutturarlo e crearci alloggi di lusso. Proprio questo meccanismo è stato oggetto di critica da parte dei manifestanti: troppe case a Pisa sono sfitte per via di speculazioni di questo tipo; sarebbe invece opportuno metterle a disposizione delle famiglie in stato di necessità, contrattando affitti concordati.
Dopo alcune ore un rappresentante della proprietà si è recato sul posto, col solito atteggiamento arrogante dei padroni, minacciando denunce e richiedendo l’intervento della polizia. In risposta i manifestanti hanno portato la loro proposta, la stessa presentata due giorni fa alla cooper 2000: prendere parte a un tavolo di trattativa insieme a istituzioni e famiglie in emergenza, per discutere della messa in affitto di quelle e tante altre case a prezzi più bassi di quelli di mercato.
L’occupazione simbolica è terminata in serata, mettendo fine a tre giorni di intensa mobilitazione; le famiglie in lotta per la casa hanno presentato con forza le loro proposte e la necessità di abbassare gli affitti e utilizzare le case vuote. “Case senza gente, gente senza casa, è il momento di dire basta!” recitava lo striscione utilizzato per l’iniziativa di oggi; e se non ci penseranno le istituzioni, saranno le persone bisognose, autonomamente, a riempire quelle case.
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