Si è tenuta ieri una conferenza stampa convocata in fretta e furia dal sindaco Conti dopo il putiferio scatenato dalla decisione del Governo di eliminare con un emendamento i finanziamenti del Progetto Periferie che avrebbero coinvolto anche Pisa. Presente anche l’immancabile Ziello, in teoria deputato, in pratica badante del sindaco, pronto a parlare in sua vece in ogni occasione pubblica.
L’urgenza con cui è stata imbastita la conferenza stampa la dice già lunga sulle preoccupazioni che questa situazione sta causando alla giunta; imbarazzi destinati a continuare visto che sarà anche Ziello, in quanto membro della Camera, a dover approvare in seconda battuta l’emendamento incriminato, già passato al Senato.
Le scuse accampate hanno ruotato intorno a due nodi: le responsabilità del PD, sia locale che nazionale, che fra l’altro al Senato ha votato in sintonia con Lega e 5 Stelle; la Corte Costituzionale che comunque aveva già ridimensionato il Progetto Periferie a prescindere dall’emendamento.
Nei fatti, però, si è completamente sorvolato sulla gravità della scelta politica del Governo, che ha voluto scaricare a data da destinarsi interventi fondamentali per le periferie italiane.
Arrampicandosi sugli specchi, Conti e Ziello hanno dichiarato che proveranno a realizzare alcuni interventi su Pisa, con le briciole che il Governo dovrebbe lasciar loro; ma tra i tanti progetti che salteranno vi è probabilmente anche l’allargamento del cavalcavia di Sant’Ermete, a malapena citato nella conferenza stampa e liquidato con poche parole, dicendo che per ora non si può realizzare per colpe delle Ferrovie.
Nuova giunta, stesse scuse.