La protesta cominciata nei giorni scorsi all’Istituto Santoni ha iniziato rapidamente a propagarsi fra le scuole della città. Al centro delle proteste le condizioni strutturali degli edifici scolastici, con riscaldamenti non funzionanti e laboratori fatiscenti, ma anche una critica più generale al Governo. Nella manovra infatti sono ingenti i tagli previsti per la scuola, mentre l’unico investimento voluto da Salvini per le “scuole sicure” è quello di finanziare retate poliziesche negli istituti.
LE SCUOLE SICURE SONO QUELLE CHE NON CROLLANO. Con questo slogan, che riassume bene l’opposizione alla retorica governativa e la necessità di investimenti concreti negli edifici, sono stati occupati il Santoni, L’ITI e il Fascetti. Questa mattina studenti di varie scuole si sono ritrovati in Piazza Guerrazzi per poi muoversi in corteo nelle vie del centro. Arrivati in Piazza XX settembre i manifestanti hanno provato ad entrare nel palazzo comunale, trovando però il portone sbarrato e la polizia schierata che è immediatamente intervenuta con spintoni.
La protesta di Pisa, che nei prossimi giorni potrebbe estendersi ad altre scuole, si aggiunge alle altre città che in questi giorni hanno visto centinaia di studenti scendere in piazza.