Decine di persone si sono radunate ieri pomeriggio in via Garibaldi, rispondendo alla chiamata di Non Una di Meno Pisa, per contestare il Ministro alla Famiglia, Lorenzo Fontana, ospite a un convegno organizzato dalla Lega.
La città completamente militarizzata, l’accesso a via Gioberti e alle Officine Garibaldi, dove l’iniziativa ha avuto luogo, consentito solo agli “invitati” e ai tesserati leghisti. Polizia disposta con celere e mezzi ha impedito al presidio di avvicinarsi, il Ministro evidentemente non doveva subire contraddittorio.
E invece erano in tante e tanti a sentire il bisogno di respingere al mittente la retorica propagandata da Fontana e dalla Lega; una retorica che dietro al mantra della famiglia tradizionale, non fa altro che perpetrare modelli di violenza e sessismo e proporre una regressione rispetto ai già scarsi diritti di tutte le famiglie e le persone che non rientrano nelle loro etichette.
Per circa tre ore le donne in piazza hanno mantenuto il presidio a ridosso dei cordoni di celere, scandendo cori e dando vita a una protesta rumorosa, senza che comunque avvenissero contatti. Un momento di mobilitazione che si è inserito nelle molte iniziative che ci accompagneranno all’8 marzo, giorno dello sciopero e momento di lotta in tutto il mondo.