Notte burrascosa nelle scuole pisane. 5 istituti superiori sono stati occupati da studenti e studentesse. Uno solo ha resistito, il magistrale Carducci è tutt’ora in occupazione. Al centro di questa sollevazione improvvisa la situazione di malessere che attanaglia i giovani tra le aule: controllo asfissiante, mancanza di spazi di decisione, scarso riconoscimento del valore individuale nelle dinamiche di apprendimento e valutazione delle conoscenze. Già in autunno i tentativi di veder riconosciuta la domanda dal basso per l’investimento sull’edilizia scolastica erano stati frustrati dall’incapacità della provincia di rispondere con più finanziamenti e lavori in edifici pericolosi e fatiscenti. Ora, a distanza di un anno dalle occupazioni dell’anno passato, torna un nuovo protagonismo: occupare per prendere parola e costringere a cambiare chi controlla a più livelli la fabbrica scolastica, dal preside fino al provveditore. La risposta di questi “capi” non si è fatta attendere. Le scuole sgomberate in nottata hanno visto schierarsi in prima persona presidi e professori nel ruolo di poliziotti confermando una mancanza di volontà di aprire spazi di discussione e trasformazione nel mondo scolastico a partire dalle esigenze giovanili. Ma la spinta studentesca è forte e per questo pomeriggio alle ore 17 è stata convocata dagli studenti un’assemblea al Carducci per costruire una nuova risposta e continuare a battersi.
Riportiamo di seguito il comunicato di Scuole in Rivolta:
se la condizione è ignorare la soluzione è occupare!
Questa notte sono stati OCCUPATI 5 istituti della cittá.
Dopo una lunga mattinata, solo il Carducci risulta ancora occupato.
Le altre scuole che ci hanno provato sono state disoccupate dopo poche ore: al Santoni riescono ad entrare delle guardie si sono messe a riprendere e a rincorrere per la scuola gli studenti, gli stessi hanno deciso di uscire.
Al pacinotti sembra andare tutto liscio, prima di pranzo però, digos preside e professori riescono ad entrare, iniziano a minacciare e a buttare fuori gli studenti, l’ordine era arrivato dal prefetto.
All’ itis nella notte si tenta di occupare, arriva la polizia che minaccia e intimorisce gli studenti, vengono presi 10 ragazzi tutti minorenni, fermati e PORTATI IN QUESTURA per tutta la notte e lasciati alle prime luci dell’alba.
E all’artistico di cascina, la digos minaccia quanto basta per far uscire gli studenti.
La situazione è la seguente, se pensano di fermarci si sbagliano, se vogliono dividerci ci avranno più uniti, le occupazioni andranno avanti. Questa volta dovrete ascoltarci,
La vostra repressione non ci fermera.
Oggi alle 17.00 ASSEMBLEA SCUOLE IN RIVOLTA al carducci occupato per sostenere la lotta, andare avanti e resistere.