Assemblea contro la guerra a Pisa

Venerdì alle 17.30 in Piazza XX Settembre ci sarà un assemblea pubblica organizzata da varie realtà cittadine per lottare contro la militarizzazione del nostro territorio, l’economia di guerra, le narrazioni tossiche dei media.
Di seguito il documento di lancio:

Qui l’evento della mobilitazione

CONTRO I VENTI DI GUERRA CHE SOFFIANO SULL’EUROPA
ALLONTANIAMO L’ITALIA DALLA GUERRA – SMILITARIZZIAMO PISA
La mobilitazione dello scorso 19 marzo ha messo al centro dell’attenzione mondiale il traffico di armi che dall’aeroporto di Pisa alimenta il conflitto in Ucraina. Il rifiuto dei lavoratori del G.Galilei di caricare armi su un cargo civile destinato al trasporto di aiuti “umanitari” per le popolazioni ucraine ha determinato una forte mobilitazione che ha visto uniti partiti, sindacati, associazioni, collettivi e tante singole persone.
La manifestazione ha costretto i comandi dell’aeroporto militare a ridurre drasticamente l’invio di armi verso le zone di conflitto, così come ha indotto l’amministrazione civile di Toscana Aeroporti a bloccare l’illecito traffico di morte. Un importante risultato che ci spinge ad insistere sulla strada intrapresa, con l’obiettivo della smilitarizzazione del più importante hub aeroportuale militare italiano, insediatosi da tempo sui nostri territori, così come della chiusura della base USA di camp Darby, retroterra strategico di tutte le aggressioni militari nell’area euro mediterranea, e il rifiuto totale di ogni nuovo progetto di base militare
Vogliamo valorizzare quella mobilitazione, per consolidare un fronte di pace in grado di contrastare le politiche belliciste del governo Draghi, che sta portando il nostro paese in prima linea in questo conflitto scatenato dalle mire di potenza e dall’avventurismo del governo russo
Allo stesso tempo intendiamo metterci in sintonia con le mobilitazioni nazionali ed europee contro l’aggressione all’Ucraina, che ci sta trascinando sulle soglie della terza guerra mondiale. Intendiamo connetterci anche alle proteste No war in Russia, Ucraina e nei paesi confinanti, che stanno continuando nonostante la fortissima repressione subita.
Il ripudio della guerra sta coinvolgendo ambiti diversi della società italiana, dalle aree più attive del pacifismo sino al mondo cattolico e dell’associazionismo, che rompono lo spesso muro mediatico fatto di indiscriminata isteria antirussa, di legittimazione delle politiche che chiedono aumenti astronomici delle spese militari e potenziamento della macchina bellica nazionale ed europea. Ci rivolgiamo a tutte queste realtà, con le quali riteniamo sia possibile e necessario costruire momenti di riflessione e di mobilitazione, in grado di convogliare quel sentimento di ripudio della guerra, maggioritario nel paese ma non rappresentato nelle sedi istituzionali e in Parlamento, verso grandi mobilitazioni di opposizione alla guerra, alle guerre.
Per questo facciamo appello a tutte le realtà, a tutte le persone, che si battono coerentemente per la pace ad unirsi. Il momento è grave. Il rischio di estensione del conflitto ucraino incombe su tutti noi. E’ ora di fare un passo avanti per frenare la spirale di guerra, con parole chiare e inequivocabili:
1. No alle guerre! Chiediamo che il governo italiano cessi immediatamente l’invio di ogni tipo di armi e mezzo militare all’esercito ucraino che aggraverebbe la condizone delle popolazioni civili che subiscono la guerra; Il momento è grave. Il rischio di estensione di un conflitto anche nucleare incombe su tutti noi chiediamo altresì che vengano immediatamente sospese le sanzioni che colpiscono il popolo russo;
2. Vogliamo la pace! Chiediamo che la comunità internazionale tutta si faccia garante di un immediato cessate il fuoco e dell’avvio contestuale di tavoli di trattative tra le parti: Rilanciamo la centralità dell’ONU! Basta bombe russe! Fermiamo la guerra in Ucraina e il massacro delle popolazioni civili!
3. Fuori la NATO dall’Europa! Fuori l’Europa dalla NATO! Le basi USA e NATO in Europa devono essere smantellate, e l’Alleanza Atlantica, constatato che è un fattore di minaccia per la pace in Europa e nel Mondo, deve essere sciolta; La base USA di camp Darby va chiusa: troppe vite sono state stroncate dalle armi che questo sito militare distribuisce nel mondo.
4. Vogliamo il disarmo, non l’economia di guerra! Il governo italiano e l’Unione Europea devono bloccare immediatamente l’aumento delle spese militari e gli investimenti per la formazione dell’esercito europeo; i popoli europei hanno bisogno di pace, benessere e servizi essenziali, non di armi e nuovi eserciti! La nostra “bussola strategica” è la cooperazione pacifica tra i popoli!
5. Fermiamo la catastrofe ambientale! Alla crisi energetica occorre rispondere sviluppando tecnologie energetiche rinnovabili e pulite, non incrementando quelle inquinanti.
L’interdipendenza energetica mostrata dal conflitto, che vede la Russia terzo produttore mondiale di petrolio e il secondo di gas, ci mette di fronte all’unica risposta possibile: bisogna sviluppare tecnologie energetiche rinnovabili e pulite, non incrementando quelle inquinanti. L’uscita immediata dal fossile, oltre che una salvezza per il nostro pianeta, è anche una rivendicazione per un pacifismo radicale. Più energia pulita significa meno contributi alla guerra.
6. Nessun luogo della formazione dovrebbe avere accordi con aziende di guerra! Al contrario è proprio nella nostra città che il Rettore dell’Università di Pisa Paolo Mancarella fa parte del comitato scientifico di The Med-Or Foundation, di Leonardo S.p.A. Chiediamo la smilitarizzazione dei centri universitari e del CNR, che collaborano attivamente con le industrie delle armi e con paesi che fanno della guerra la loro ragion d’essere, come Israele, Turchia, Arabia Saudita e molti altri.
7. Nessuna nuova base militare o centro di addestramento verrà aperta nel nostro territorio, men che meno consumando ettari di suolo nel Parco Regionale Migliarino, San Rossore, Massaciuccoli! Ci batteremo per impedire con tutte le nostre forze la nascita della nuova struttura militare a Coltano di 730mila metri quadrati, finanziata con i soldi del PNRR
Su questi primi obiettivi promuoviamo una assemblea cittadina per venerdì 8 aprile alle ore 17.30 in piazza XX settembre, alla quale chiamiamo a partecipare lavoratori e lavoratrici che si stanno opponendo materialmente ai traffici di armi, insieme a tutte le realtà politiche, sindacali, studentesche, sociali e associative cittadine che si battono coerentemente contro la guerra.
Assemblea contro la guerra Pisa