Pubblichiamo di seguito il comunicato stampa del Movimento no base – Né a Coltano né altrove sulla tre giorni che si terrà questo fine settimana a Coltano.
Dal 9 all’11 settembre a Coltano 3 giorni di socialità, dibattiti e cultura con il movimento No Base. Ci ritroviamo per condividere esperienze e continuare un processo collettivo di aggregazione e opposizione agli scellerati progetti di devastazione e militarizzazione del nostro territorio. Vogliamo continuare ad approfondire le relazioni tra esigenze del territorio, tutela ambientale ed economia di guerra.
Venerdì, nella prima giornata porteremo a conclusione la prima fase di riprogettazione del territorio con il percorso “Rinasce Coltano”, con cui abbiamo mostrato, insieme al Comitato permanente per la difesa di Coltano, come ad un progetto di devastazione del territorio ci si possa opporre in maniera costruttiva e propositiva, immaginando un percorso di sviluppo alternativo e sostenibile. Quattro sono gli assi tematici su cui facciamo appello all’intelligenza collettiva della società civile di confrontarsi per disegnare il futuro del borgo e dare concretezza alle idee e proposte emerse nei precedenti incontri: ambiente; accessibilità; rigenerazione: architettura e servizi; lavoro: agricoltura e turismo.
Forti degli incontri e delle relazioni costruite durante l’estate proponiamo di allargare la riflessione in contesto globale sull’economia di guerra e l’impatto che le logiche predatorie hanno sui nostri territori. Mentre sullo sfondo del teatrino della campagna elettorale la guerra sembra essere messa in secondo piano dalla maggior parte dei media, la crisi energetica non esita a manifestarsi sulle bollette di tutti noi.
Il sabato il gruppo studio del movimento No Base presenterà, durante l’iniziativa “Una base per chi? Corpi speciali, estrattivismo e nuove colonie”, il rapporto redatto dal giornalista antimilitarista Antonio Mazzeo sulle missioni militari italiane all’estero, con un focus sul ruolo storico e attuale del Reggimento Tuscania e del Gruppo di Intervento Speciale dei Carabinieri in questi scenari: sia quelle storiche Libia, Somalia e Golfo di Guinea, che nelle nuove in Mozambico, Qatar ed Europa dell’Est. Il gruppo di studio presenterà lo stato della forte militarizzazione del territorio, a partire da Coltano – San Rossore fino alle città di Livorno e Pisa, presentando una mappa della zona vasta deputata ad essere un hub strategico per le guerre.
Domenica ci sarà un’assemblea pubblica su Energia, Ambiente, Guerra: Territori In Lotta Contro Il Cambiamento Climatico: un momento in cui continuare il processo di connessione con le realtà territoriali, in particolare toscane, che da tempo stanno denunciano ingiustizie e politiche che incrementano le devastazioni ambientali. Rifletteremo insieme su questioni e pratiche di lotta in grado di intervenire e ostacolare l’ingranaggio estrattivista e bellicista le cui conseguenze si stanno riverberando sulle nostre vite e sui nostri territori.
Venerdì e sabato sera ci saranno delle proiezioni, grazie alla collaborazione con la cooperativa Alfea, con cui proponiamo la visione di due documentari che saranno lo spunto per ulteriori dibattiti: il documentario breve “Le parole e la Terra ” – di Alberto Gabrielli e Mario Benvenuti, che racconta la lotta delle cooperative agricole portata avanti per la riappropriazione delle terre di Coltano alla fine degli anni 70 e il docufilm “Sa Lota – Pratobello-Orgosolo 1969″ di Maria Bassu e Francesca Ziccheddu, che racconta della battaglia di un intero paese per difendere i terreni agricoli dalla costruzione di un poligono militare.
Durante tutti i 3 giorni sarà inoltre possibile visitare la mostra di pittura “Difendere la Bellezza” dell’artista Alessandra Parravicini, che con i suoi quadri a olio ritrae il Parco naturale di San Rossore con una particolare attenzione agli scorci Coltanesi e ci ricorda la fragilità di questi ambienti con un alcuni dolorosi ritratti del Monte Serra devastato dall’incendio del 2018.
Vogliamo ribadire, infine, il significato politico di questa iniziativa, a maggior ragione dopo le recenti esternazioni del sindaco di Pisa, il quale dal palco del talk show di Eliopoli Summer ha dichiarato che il terzo tavolo interistituzionale, previsto a settembre per decidere la collocazione della base, sarà rinviato a ottobre. Innanzitutto dobbiamo stigmatizzare il metodo assunto da Conti. Il suo ruolo istituzionale prevede necessariamente che egli renda conto alla cittadinanza nella sede del confronto democratico, ovvero il Consiglio Comunale. Senza questo passaggio la sua comunicazione non ha alcun valore ufficiale. Inoltre dobbiamo denunciare il silenzio che, in questa fase di campagna elettorale, è calato sulla vicenda della base militare. Prendiamo atto che questo tema costituisce motivo di imbarazzo in prossimità delle elezioni politiche.
Da questi dati ci risulta evidente che, da parte delle istituzione e degli attori politici che adesso concorrono al governo del Paese, è messa in atto una strategia di rimozione dalla coscienza collettiva del problema che il Movimento No Base denuncia: la devastazione del territorio che la base comporta e la destinazione di denaro pubblico – 190 milioni di euro – a un’economia di guerra invece che alla garanzia dei diritti sociali.
Questi tre giorni che abbiamo organizzato ci sembrano allora fondamentali per impedire che quella rimozione avvenga e per ribadire che, per noi, l’unica soluzione del problema è lo scioglimento del tavolo interistituzionale finalizzato alla realizzazione del progetto della base e il ritiro del DPCM che individua in Coltano la sua collocazione.
Invitiamo tutti e tutte, pertanto, a partecipare alla Tre giorni NO BASE a Coltano – Comunità e territorio: dall’antimilitarismo alla tutela ambientale, dal 9 all’11 settembre.
Pisa, 6 Settembre 2022
Movimento No Base né a Coltano né altrove