Il presidio permanente va avanti e si estende.
Ieri tantissime persone hanno dato vita al blocco per ottenere subito di far assegnare le case e far partire i lavori nella palazzina incompiuta. Dopo tre ore di blocco, in quartiere lasciato al buio, la Prefettura ha dato un incontro per lunedì alle ore 10.00.
Il blocco è parte dello stato di agitazione permanente che la comunità ha lanciato e di cui riportiamo sotto il testo.
“Con la presente siamo a comunicarvi l’inizio di uno stato di agitazione convocato dalla comunità di quartiere di Sant’Ermete e dal movimento per il diritto alla casa.
Le problematiche del quartiere di Sant’Ermete sono ben note a tutta la cittadinanza e alle diverse istituzioni cittadine.
Il 29 luglio 2022 si è tenuto nel quartiere un incontro con i rappresentanti della regione toscana, del comune di Pisa e di Apes, che aveva aperto un dialogo nel merito alle urgenti e annose problematiche relative:
- alle condizioni socioeconomiche degli inquilini dei vecchi blocchi di abitazioni
- alla copertura finanziaria e alle tempistiche sulla realizzazione di almeno una parte delle abitazioni promesse da 11 anni
- alla destinazione d’uso degli appartamenti disabitati inseriti nei blocchi non soggetti a demolizione
- all’utilizzo delle aree e degli spazi comuni da parte dei residenti a fini sociali.
Dopo quell’incontro si sono tenuti tre appuntamenti istituzionali. Nell’ultimo incontro del 28 ottobre 2022 abbiamo fatto presente ai rappresentanti istituzionali di comune e regione e ai vertici di Apes l’estrema necessità d’intervento in merito:
- all’utilizzo degli alloggi disponibili nel quartiere per far fronte all’emergenza abitativa, utilizzando criteri di assegnazione compatibili con le caratteristiche delle abitazioni (dimensioni, contesto sociale, composizione dei palazzi), prendendo in esame le proposte di autorecupero e housing sociale redatte e presentate dalla comunità di quartiere da anni.
- alla immediata messa in sicurezza dei 5 blocchi di abitazioni svuotati dal 29 marzo 2022, ovvero da 7 mesi, dopo che gli abitanti di quei vecchi blocchi sono stati trasferiti nel nuovo blocco dei 39 alloggi. messa in sicurezza necessaria poiché quegli immobili sono stati lasciati da Apes aperti e abbandonati, con distacchi di utenze e con parti in muratura e infissi pericolanti. Questa richiesta si era resa necessaria a fronte della mancata chiarezza sui tempi della demolizione e\o riqualificazione dei blocchi. Questa messa in sicurezza implicava anche la definizione di un piano di intervento socio-assistenziale per quelle pochissime persone che ancora vi dimorano.
- all’assegnazione degli spazi comuni tenuti vuoti affinchè fossero soddisfatte quelle minime esigenze ricreative e sociali dei residenti nei blocchi del quartiere.
- alla convocazione di un ulteriore momento di confronto con il quartiere con la presenza di tutte le istituzioni per sottoscrivere un accordo su tempi, copertura finanziaria, e qualità degli interventi di riqualificazione proposti, dopo che nel settembre 2022 il comune di Pisa ha redatto una ipotesi di modifica del masterplan originario.
In questo incontro non abbiamo avuto alcuna risposta in merito a questi punti.
Il giorno 8 novembre 2022 siamo stati invitati al consiglio comunale aperto sull’emergenza abitativa, e abbiamo aspettato la discussione e votazione di una mozione presentata da alcuni consiglieri il cui testo ricalcava le medesime richieste inevase nell’appuntamento del 28 ottobre.
Questa mozione non è stata né discussa né votata poichè proprio al momento di farlo il consiglio comunale è stato interrotto e sciolto per mancanza del numero legale dei consiglieri.
La sera dell’8 novembre più di cento abitanti del quartiere di sant’ermete e decine di famiglie attualmente sotto sfratto esecutivo, con situazioni di precarietà abitativa, con famiglie che dimorano albergate in bed and breakfast, si sono ritrovate nella piazza di sant’ermete proclamando il presente stato di agitazione.
L’obiettivo è ottenere una convocazione urgente dalla prefettura di un incontro con i rappresentanti istituzionali di comune, apes, regione toscana in merito alle richieste inevase.
l’urgenza di questa mobilitazione è data dalla situazione di insicurezza, degrado, e spreco di risorse pubbliche nei blocchi di abitazioni abbandonati e sottoposti alla demolizione. Questa grave situazione è dovuta anche alla mancata chiarezza sui tempi delle gare di appalto di demolizione dei blocchi disabitati e sul progetto di riqualificazione. L’urgenza è altresì motivata dalla gravissima responsabilità delle istituzioni di tenere decine di appartamenti vuoti nel quartiere nel mentre centinaia di persone sono albergate nei bed and breakfast o con lo sfratto esecutivo alle porte.
Ringraziando per la cortese attenzione
Comunità di quartiere Sant’Ermete”
Alcune immagini del blocco di giovedì.