Oggi pomeriggio, sabato 25 febbraio, dalle 17.30 presidio in Piazza XX settembre contro la guerra. Condividiamo l’appello di lancio della giornata siglato da numerose realtà cittadine.
Un anno fa con l’invasione dell’Ucraina si è aperta una nuova fase ancora più drammatica e devastante del conflitto già in atto nella regione. Ancora una volta si è preferito anteporre gli interessi e la volontà dei sistemi militaristi dei diversi attori coinvolti nel conflitto , piuttosto che il benessere e la tutela della popolazione civile provocando morte e sofferenza .È una guerra conclamata nel cuore dell’Europa che conta già più di centomila morti e la cui fine sembra sempre più lontana, mentre diviene sempre più minacciosa l’ombra di una guerra nucleare che porterebbe alla cancellazione della vita sul pianeta.
La maggior parte degli Stati aderenti alla NATO hanno fornito all’Ucraina una smisurata quantità di sofisticati armamenti, per un valore di decine di miliardi di dollari. Come era facilmente prevedibile, l’invio di armi non ha avvicinato la pace. Al contrario, la guerra è divenuta sempre più sanguinosa in una spirale di violenza senza fine.
L’Italia si è accodata inviando anche essa armi al governo Ucraino, privilegiando ancora un volta una soluzione militarista e gli interessi del nostro sistema industriale militare. Del resto in Italia coloro che producono strumenti di morte esprimono attualmente il Ministro della Difesa (Crosetto), mentre lo Stato italiano è da decenni impegnato in numerose missioni militari in varie parti del mondo al servizio degli interessi economici e geopolitici dominanti. Oltre 12000 soldati sono stati schierati nelle missioni militari all’estero dell’Italia, una parte significativa di questi sono impegnati in Europa Orientale.
In conseguenza di queste scelte politiche assistiamo ad un progressivo deterioramento della situazione economica, sociale ed ambientale nei nostri territori: inflazione che cresce, i salari che si abbassano sempre di più, sistemi sanitario ed educativo che soffrono un progressivo sotto finanziamento. Dal punto di vista ambientale, mentre l’impatto della guerra produce devastazione diretta dei territori coinvolti nei conflitti, anche sul nostro territorio assistiamo agli effetti negativi di una progressiva militarizzazione a discapito di una reale tutela dell’ambiente. Osserviamo inoltre una progressiva diffusione della cultura militarista che cerca di inserirsi nei luoghi della formazione e nel linguaggio comune.
Per tutti questi motivi in occasione del primo anniversario della guerra in Ucraina noi vogliamo sottrarci alla retorica bellicista ed esigiamo che questo diventi un appuntamento di lotta per la pace, non solo in Ucraina ma ovunque nel mondo.
Dobbiamo dire con forza un NO alla GUERRA senza se e senza ma, e affermare un punto di vista di solidarietà internazionale verso tutte le popolazioni che pagano i costi della guerra. Vogliamo sostituire la logica della guerra con linguaggi e pratiche di pace.
Per questo ci ritroveremo in presidio Sabato 25 Febbraio dalle ore 17.30 in Piazza XX Settembre con i seguenti contenuti:
– Immediato cessate il fuoco in tutti gli scenari di guerra, a partire dall’immediato ritiro delle truppe russe dal territorio Ucraino
– Stop all’invio delle armi da parte del governo italiano in ogni contesto di guerra.
– Disarmo nucleare.
– Contro l’aumento delle spese militari per l’aumento delle spese sociali.
– Per una tutela ambientale contrapposta alla violenza militarista sui nostri territori.
– Ritiro di tutte le missioni militari italiane all’estero.
– Condanna di entrambi i militarismi in campo, sia quello della Russia che quello della NATO.
– Diffusione di una cultura e pratiche di Pace.
– Solidarietà attiva alle popolazioni di tutti i paesi colpiti dalla guerra e sospensione delle sanzioni che colpiscono le popolazioni civili.
– Sostegno ai disertori, oppositori politici e obiettori di coscienza sia in Russia che in Ucraina.
– Totale opposizione al progetto della costruzione di una nuova base militare a Coltano o altrove.
– Demilitarizzazione e riconversione civile della base di Camp Darby
Per adesione contattare toscana@unponteper.
AIED Pisa
Alternativa Libertaria/FdCA Sez.Toscana
Aula R
Casa della Donna Pisa
Cib-Unicobas Toscana
Circolo Anarchico di Vicolo del Tidi
Comitato toscano- Un Ponte Per
Confederazione Cobas
CUB di Pisa
Distretto di Economia Solidale Altro Tirreno ETS
Exploit
Extinction Rebellion- XR Pisa
FAI Federazione Anarchica Empolese e della Valdelsa
Federazione Anarchica Livornese
Fridays for Future Pisa
Greenpeace
Gruppo Emergency Pisa
Il Chicco di Senape- Bottega del Mondo
La Comune -Pisa
Legambiente Pisa
Movimento NO Base né a Coltano né altrove
Movimento Shalom Pisa
Non Una Di Meno Pisa
Presidio Libera “Giancarlo Siani”
Rifondazione Comunista Federazione di Pisa
Sinistra per…
Una città in Comune
USI-CIT