Nella mattinata di oggi 30 gennaio decine di trattori hanno sfilato per le vie della provincia pisana a passo d’uomo verso il parcheggio di via Carbonia, a Navacchio (PI). Una coda interminabile di mezzi agricoli ha bloccato uno degli snodi industriali e commerciali fondamentali del territorio pisano per poi confluire in un presidio che andrà avanti almeno per i prossimi 5 giorni. In linea con le mobilitazioni che hanno segnato l’inizio del 2024 già in Germania, Francia ed altri Paesi europei, già nella scorsa settimana in Sicilia, Calabria, Puglia ed Emilia Romagna si erano date le prime dimostrazioni significative. Oggi la chiamata ha visto protagoniste principalmente Lombardia, Sardegna e Toscana.
Seppur con varie differenze e rivendicazioni il filo che lega tutte queste mobilitazioni sono il prossimo aumento del prezzo del gasolio agricolo e la nuova PAC (Politica Agricola Comune). Gli agricoltori si sentono traditi dall’Unione Europea e dalle ultime leggi che sono state approvate che minano la loro professione, e le mobilitazioni si stanno espandendo a macchia d’olio in tantissimi stati UE.
I lavoratori agricoli denunciano il sempre più sregolato divario dei prezzi dei prodotti agricoli tra la vendita del coltivatore diretto e la vendita al consumatore che rende insostenibile il loro lavoro ad interesse delle più grandi ed egemoniche aziende agricole mondiali.
Migliaia di agricoltori in tutta Italia stanno contestando le nuove leggi in ambito agricolo sostenendo che sotto una presunta promozione della sostenibilità ambientale e della salute ci sarà un aumento della burocratizzazione per rendersi a Norma di legge. In questo senso assistiamo di fatto allo scaricamento verso il basso dei costi della presunta transizione ecologica che l’Unione Europa vorrebbe darsi attraverso il cosiddetto Green New Deal.
Sempre in Toscana da questa mattina è stato bloccato il casello dell’autostrada A1 in Valdichiana (SI).
Nel pomeriggio a Navacchio i trattori hanno nuovamente attraversato e bloccato le strade della zona industriale. Il presidio rimarrà 24h da oggi fino ad almeno il 3 febbraio, con in previsione nuovi blocchi stradali e azioni.