Scoperto il nuovo progetto della base militare in territorio pisano

Nella giornata di oggi 4 luglio 2024, con una conferenza stampa lanciata da Una Città In Comune e Rifondazione Comunista, varie realtà cittadine fra cui il Movimento No Base hanno svelato le informazioni sul progetto della nuova base militare dei corpi speciali GIS e Tuscania che dovrebbe essere costruita nel territorio pisano.
Il governo parla di circa 130 ettari, per un totale di 520 milioni di euro di spesa prevista; ben oltre quindi il progetto iniziale di due anni fa.

Dunque 520 milioni di euro di soldi pubblici che le istituzioni stanziano per distruggere e cementificare un parco naturale, polmone verde del nostro territorio, sacrificandolo alla militarizzazione e alla guerra. Il Movimento No Base nel frattempo rilancia con due giorni di mobilitazione al presidio di pace ai Tre Pini, il 20 e 21 luglio (qui l’evento).

Riportiamo anche il testo completo del Movimento No Base in merito alla conferenza stampa di questa mattina:

“Mezzo miliardo

Oltre i nostri timori. Il Governo ha messo nero su bianco l’investimento complessivo per la costruzione della base militare e le strutture a contorno. Lo ha fatto in poche righe all’interno di un testo passato in commissione parlamentare lavori pubblici, poche righe in un testo di 76 pagine.

520 milioni di euro, una previsione di 10 anni di cantieri, un’opera che devasterà il parco spingendosi fino al comune di Pontedera, a 26 km dal Cisam, dove si prevede la costruzione di un Poligono di tiro a cielo aperto.

Tutto in mano al commissario straordinario Sessa, con le semplificazioni previste dal cosiddetto “sblocca cantieri”. Pisa, nei loro piani, deve diventare la piattaforma logistica per la guerra con un sistema di infrastrutture militari ormai incalcolabile, tutte connesse.

Il nostro ruolo, oggi più che mai è essenziale. Riuscire a bloccare l’ingranaggio della guerra passa dalle nostre mobilitazioni, dal tenere insieme la pace e il disarmo, la tutela del parco e la questione democratica. Passa dal corretto utilizzo delle risorse economiche e dalla questione sociale.

Il 20 e 21 luglio, con ancora maggiore forza chiamiamo a raccolta tuttə coloro che vogliono fermare la guerra e rilanciare un altro sguardo sul mondo.”

Qui il link della diretta della conferenza stampa, qui il comunicato stampa di Una Città In Comune.