Questo pomeriggio, intorno alle 15.00, si è svolto un presidio di fronte alla sede dell’Apes in via Fermi, organizzato dal comitato di Sant’Ermete, a cui hanno partecipato persone provenienti anche da altri quartieri popolari.
I manifestanti hanno richiesto il cronoprogramma dei lavori di riqualificazione di Sant’Ermete, per avere garanzie riguardo ai tempi e alle ditte coinvolte per la demolizione e ricostruzione delle case vuote sulla via Emilia. Vi è anche preoccupazione per la presenza di amianto in queste case, per cui sarebbe necessario un monitoraggio sull’esposizione all’amianto e qualità dell’acqua. Inoltre è stato richiesto il completamento dei lavori e il collaudo per le case di via Bandi che, nonostante siano state consegnate pochi mesi fa, presentano già gravi problemi strutturali. Infine, preso atto che le case del quartiere al momento non sono a norma (come anche il Comune è stato costretto ad ammettere), gli abitanti pretendono un esenzione del pagamento del canone di affitto.
Questa mobilitazione è giunta dopo mesi di richieste inascoltate e disinteresse da parte delle istituzioni; per ben quattro volte, infatti, i cittadini di Sant’Ermete avevano espresso le loro necessità tramite mail. Alla fine, esaurita la pazienza, durante l’assemblea di alcune settimane fa presso il bar Eden, è stato deciso di prendere parola, rivolgendosi direttamente ai responsabili di questa situazione. Dopo due ore di presidio e di interventi, è stato ottenuto un incontro per venerdì mattina con la dirigenza dell’Apes.
Nel frattempo da oltre due mesi continua l’autoriduzione dell’affitto dei cittadini del quartiere, per protestare contro le condizioni in cui sono costretti a vivere.