L’intenzione è quella di non accettare passerelle politiche a Pisa, di prendere parola al meeting a cui parteciperà il Presidente del Consiglio, non si accetteranno divieti o zone rosse che impediscano la partecipazione della parte del paese che sta subendo le politiche del premier.
Tante le realtà presenti questa mattina alla conferenza stampa di presentazione della mobilitazione del 29 aprile, giorno in cui Renzi sarà presente al Centro nazionale delle ricerche di Pisa per il 30°anniversario di internet. A partire dai ricercatori precari che al CNR lavorano e che hanno indetto un presidio fisso dalla mattina alle 9:00.
I sindacati di base SiCobas e Usb hanno indetto lo sciopero generale provinciale nel settore privato e del pubblico impiego. “Subiamo tutti i giorni sulla nostra pelle le conseguenze del Job Act, del precariato a vita” ci dicono alcuni lavoratori dell’indotto Piaggio di Pontedera.
Da protesta cittadina, la manifestazione che prenderà il via da Piazza XX Settembre fino a raggiungere il CNR, si sta trasformando in un corteo regionale. Molti gli arrivi previsti da Livorno (città che sta soffrendo di una diffusa disoccupazione), almeno due pullman da Arezzo ed uno da Empoli degli aderenti all’associazione “Vittime del Salva-banche”, cittadini che hanno visto i loro risparmi andare in fumo per lo scandalo di Banca Etruria (diretta dal padre del ministro Boschi). E’ previsto anche l’arrivo di altre delegazioni di precari e lavoratori da tutta la Toscana e un gruppo di precari dell’Istat da Roma.
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la “Buona Scuola”, famiglie sotto sfratto, una galassia variegata che marcerà con un unico obiettivo: «Una giornata organizzata per durare. Non andremo via finché non riusciremo a raggiungere Renzi e dirgli che la maggior parte della popolazione è stufa delle sue politiche e del suo governo antipopolare».