Una delegazione di famiglie sotto sfratto del Progetto Prendocasa ha presentato questa mattina al Presidente del Tribunale di Pisa un esposto sugli illeciti nelle procedure di sfratto dovuti agli abusi di ufficiali giudiziari e questura. Il caso scatenante – già al centro della protesta di due giorni fa ai Cappuccini alla presenza del Ministro della Giustizia – riguarda lo sfratto illegittimo di Nicoletta, morosa incolpevole e sbattuta fuori di casa il 16 settembre dall’ufficiale giudiziario Domenico Crea con l’ausilio della forza pubblica mentre si trovava fuori di casa per portare i figli a scuola. Nicoletta aspettava un nuovo accesso il 28 settembre e nel frattempo era in attesa che venisse valutata la sua domanda al ‘bando morosità sfratti’ e pertanto tutelata dall’ordinanza prefettizia di sospensione della forza pubblica. Gli interessi congiunti di proprietà e ufficiale giudiziario hanno evidentemente prevalso contravvenendo all’ordinanza e sfrattando Nicoletta illegittimamente, senza peraltro fornire alcun tipo di soluzione abitativa degna.
‘Non è il primo caso‘ denuncia il Progetto Prendocasa ‘in particolare nel quartiere di Cisanello gli abusi e gli illeciti sono la norma nelle procedure di sfratto; l’arbitrio degli ufficiali giudiziari e pressoché totale e non esiste alcuna forma di controllo‘. Con il protocollo dell’esposto il Presidente del Tribunale ha avviato le procedure di indagine interna per verificare l’idoneità dell’operato dell’ufficiale giudziziario Crea e per accertare le responsabilità della questura sulla presenza delle forze dell’ordine nei procedimenti di sfratto in cui è stata ordinata dal prefetto la sospensione della forza pubblica. Nel frattempo le famiglie sotto sfratto hanno chiesto anche l’immediata apertura della commissione sfratti– prevista per il 7 ottobre – alle associazioni che si battono per il diritto alla casa e l’apertura di un tavolo istituzionale al fine di evitare l’esecuazione degli sfratti e trovare soluzioni alternative.