SABATO 3 DICEMBRE DALLE ORE 18.00 APERICENA DI SOLIDARIETA’ PER I LAVORATORI ISCOT PRESSO IL CIRCOLO LA VETTOLA, iniziativa per costituire la cassa di resistenza sociale, per unire le lotte.
Da qualche tempo la Valdera è percorsa da iniziative operaie di protesta contro le condizioni e il regime di lavoro che il sistema Piaggio impone nel suo indotto e nelle attività esternalizzate del suo ciclo, per capirsi appaltate e subappaltate.
E non potrebbe essere altrimenti, perché in queste realtà vigono bassi salari al limite della miseria; contratti nazionali, come il Multiservizi, che sono concepiti per garantire alle società appaltanti manodopera e servizi a prezzi stracciati; ricatti ininterrotti basati sul terrore dei licenziamenti; gerarchie aziendali vocate e addestrate a trattare i dipendenti come schiavi; inserimenti interinali usa e getta con contratti della durata di pochissime settimane e di poche ore a settimana, mentre te ne fanno lavorare anche sessanta.
Non potrebbe essere altrimenti, perché in questa situazione non può che esplodere la rivolta, con scioperi a oltranza, picchetti con blocco delle merci in entrata e uscita, partecipazione solidale alla lotta da parte dei lavoratori e delle lavoratrici delle fabbriche circostanti, compresa la Piaggio, soprattutto quando “i padroni hanno paura e chiamano la questura” e interviene la celere in assetto antisommossa.
Così, il Polo Logistico Piaggio ha visto il personale della DNA (subappaltatrice di Ceva, a sua volta appaltatrice di Piaggio) dare vita a forme radicali di lotta per obiettivi salariali, o per non farsi scippare il TFR, o per respingere con successo licenziamenti di rappresaglia.
Sette interinali della Iscot, appaltatrice della Sole, indotto Piaggio e Fiat, hanno intrapreso lotte a oltranza di settimane, circondati dalla solidarietà di centinaia di lavoratori delle piccole e grandi unità produttive della zona, per respingere condizioni di sfruttamento degne dei primordi della “rivoluzione industriale”; per sottrarsi al ricatto della precarietà interinale e rivendicare un contratto a tempo indeterminato; per non farsi dividere, una volta vinta la battaglia, tra “bravi” da accogliere in Sole e “cattivi” da condannare in qualche capannone confino.
Lotta chiama repressione, repressione chiama solidarietà, unità, organizzazione, lotta.
Di questo vogliamo parlare SABATO 3 DICEMBRE ALLE ORE 18 NEL CIRCOLO ARCI DELLA VETTOLA IN UN’APERICENA DI SOLIDARIETÀ CON I SETTE DELLA ISCOT.
NE DISCUTERANNO CESARE CERULLI, UNO DEI “MAGNIFICI SETTE” DOPO DUE MESI DI LOTTA; RICCARDO ANTONINI, LICENZIATO DI LUNGO CORSO DALLE FERROVIE PER ESSERSI SCHIERATO DALLA PARTE DELLE VITTIME DELLA STRAGE DI VIAREGGIO; SANDRO GIACOMELLI, LICENZIATO DNA E POI RIASSUNTO AL TERMINE DI UNA STAGIONE SOLIDALE DI MOBILITAZIONE.
CONFEDERAZIONE COBAS – PISA