Ieri pomeriggio si è svolto il terzo atto della protesta degli abitanti di Sant’Ermete; con il consueto gilet giallo circa cento persone hanno rallentato il traffico in più punti per oltre un’ora. Per questa terza giornata è stata chiesta la solidarietà anche agli automobilisti che subivano il disagio; non si è trattato infatti di un vero e proprio blocco, ma di un rallentamento delle macchine provenienti dai due cavalcavia e dalla via Emilia, durante il quale venivano spiegate le ragioni della protesta. Agli automobilisti, tantissimi, che si dicevano solidali con le motivazioni del quartiere, veniva appeso un nastrino giallo allo specchietto e chiesto di suonare il clacson passando vicino alla rotonda.
L’azione di ieri è stata inoltre utilizzata per rispondere alle vergognose dichiarazioni dell’Assessora Gambaccini, che aveva detto che le proteste non erano animate dagli abitanti del quartiere ma da “personaggi di dubbia provenienza”. Gli oscuri personaggi si sono quindi presentati in piazza con enormi cartelli, recanti nome, cognome e indirizzo di residenza per dimostrare pubblicamente la propria appartenenza al quartiere di Sant’Ermete.