Continuano le mobilitazioni nei quartieri e nelle sedi istituzioniali della Piattaforma Soluzioni Abitative per denunciare i responsabili della situazione drammatica che si sta verificando rispetto alla truffa dei contratti concordati, alle case vuote del Comune e ai palazzinari sempre più avidi.
Case popolari lasciate senza manutenzioni e alloggi chiusi e sprangati da anni qui una serie di video di sanzionamento nei quartieri: QUARTIERE LA CELLA. , QUARTIERE CEP , QUARTIERE CISANELLO.
Case popolari lasciate senza manutenzioni e alloggi chiusi e sprangati da anni qui una serie di video di sanzionamento nei quartieri: QUARTIERE LA CELLA. , QUARTIERE CEP , QUARTIERE CISANELLO.
Di seguito uno dei comunicati:
LO STATO NON CONTROLLA LA REGOLARITA’ DEI CONTRATTI CONCORDATI DI AFFITTO.
I PADRONI RISPARMIANO… E NOI PAGHIAMO!!!
Ogni famiglia che fa fatica a pagare gli affitti a canone libero viene indicata come “morosa” o “insolvente”. Di fronte a prezzi che arrivano anche a mille euro mensili, i nostri stipendi sono bloccati da 30 anni. Pisa è capitale italiana degli sfratti perchè i grandi proprietari di casa approfittano del bisogno di abitazioni e le mettono in affitto al prezzo che vogliono loro; perchè lo Stato non sistema e non assegna, ma vende e lascia al degrado, gli alloggi pubblici.
Dalla pandemia in avanti il numero di persone che non sono riuscite a pagare con regolarità i canoni di locazione è moltiplicato. Un inquilino su tre è “moroso”, cioè in ritardo coi pagamenti. Il governo Conte blocco l’esecuzione degli sfratti per il periodo più grave di emergenza sanitaria, fino a gennaio 2022. I padroni non potevano cacciare di casa la gente che era in cassa integrazione e non riusciva più a pagare l’affitto.
Dal 2020 quindi i proprietari di casa si sono “accorti” del contratto di locazione chiamato “concordato”, sostituendo quello libero mercato 4+4. Questo contratto, istituito come variabile dei contratti classici libero mercato dalla legge 431/98, prevede che l’alloggio venga affittato secondo dei minimi e massimi tabellari. L’affitto viene quindi “regolato” in base alle condizioni dell’immobile, e per una città come Pisa, il ribasso dell’affitto rispetto al libero mercato può essere più del 50%.
Un bilocale a Cisanello ad esempio, che in agenzia viene messo a 600 euro mensili, con il contratto concordato può arrivare anche a 250 euro. Da cosa deriva questa improvvisa scelta di un contratto che sembra tutelare i redditi degli inquilini? Semplice! Dai vantaggi fiscali che ne derivano: ai contratti a canone concordato conformi all’accordo territoriale sottoscritto dalle organizzazioni rappresentative di inquilini e proprietari, il legislatore accorda agevolazioni tributarie. Il contribuente, in caso di contratto a canone concordato, pagherà l’IMU ribassato del 25%.
Oggi ci troviamo a denunciare che questo vantaggio fiscale dei padroni di casa è diventato un sistematico abuso nei confronti degli inquilini. Infatti la case che vengono locate a contratto concordato non rispettano gli standard tabellari. Le case vengono messe in affitto a prezzi uguali o simili a quelle libero mercato perchè vengono distorte le informazioni sulle reali condizioni di casa. Il prezzo è determinato da un calcolo che moltiplica il numero di metri quadrati per un valore determinato da anzianità dell’alloggio, la qualità e la classe catastale, la zona, la classe energetica, l’arredamento.
Ma le famiglie inquiline vedono alloggi accatastati come A4 – cioè come abitazioni di tipo popolare o fatiscente – non solo non avere lo sconto sul prezzo finale del 20%, ma addirittura avere i valori massimi al metro quadro! Le famiglie vedono ingigantire l’abitazione (aumentare in modo fittizio il numero dei m2) cosi da moltiplicare il prezzo finale del canone. Vedono arredamenti che non esistono. Vedono magazzini senza riscaldamento e senza abitabilità diventare sulla carta alloggi in ottime condizioni. Vedono case con infissi pericolanti, muffa che si infiltra dalle pareti per assenza di manutenzioni che sono considerati in buono stato. Tutte queste bugie sono scritte su contratti registrati all’agenzia delle entrate, che dà ai proprietari lo sconto sulle tasse. Questo risparmio dei padroni è ottenuto tenendo in condizioni vergognose gli inquilini e le inquiline. In questo modo truffaldino gli affitti a canone concordato raggiungono cifre da 700/800 euro mensili quando ne varrebbero meno della metà!!!
Noi denunciamo l’assenza di controlli da parte dello Stato sulle reali condizioni a cui vengono affittati a canone concordato gli immobili. Noi denunciamo che se i padroni non pagano le tasse loro sono nel giusto, ma se noi ci riduciamo o ritardiamo il pagamento dell’affitto siamo dei furbi. A noi che la casa serve per vivere e non per fare soldi a palate. Per questo vogliamo sapere quanti contratti concordati sono stati registrati all’agenzia delle entrate dal 2020 al 2022 e quanti sono stati i controlli fino ad oggi.
Il 16 dicembre saremo in piazza a manifestare sotto il Comune di Pisa, perchè siamo stufi di vedere alloggi popolari lasciati appositamente vuoti nel mentre i grandi proprietari di casa si abbuffano in affitti irregolari con i nostri soldi. Ai padroni viene permesso di non pagare, ma se l’inquilino non paga viene sfrattato anche con la forza pubblica. Questa ingiustizia deve finire.
LE CASE VUOTE DEVONO ESSERE ASSEGNATE.
GLI SFRATTI DEVONO ESSERE BLOCCATI.
I CONTRATTI DI AFFITTO DEVONO ESSERE EQUI.
LA CASA NON DEVE PIU’ ESSERE UNA MERCE DA CUI FARE PROFITTO, MA UN BENE PRIMARIO PER TUTTA LA POPOLAZIONE
VENERDì 16 DICEMBRE 2022, ALLE ORE 17.30,
SOTTO IL COMUNE DI PISA
MANIFESTIAMO PER IL DIRITTO ALLA CASA.
Piattaforma Soluzioni Abitative – PISA