Nei mesi scorsi gli abitanti hanno raccolto più di 200 firme che sono state consegnate alla Ctp6 ma le istituzioni non si sono mostrate disposte a eseguire i lavori e ieri il quartiere si è mobilitato con blocchi stradali.
Quando si parla di rifacimento delle strade e di modernizzazione degli impianti vengono subito a mente le vie del centro storico e turistico della città: Piazza dei Cavalieri, Via Santa Maria, Corso Italia, ecc. Qui milioni di euro sono stati spesi e poco importa se i fondi investiti sono comunali o europei, l’amministrazione comunale è molto attenta ad infiocchettare il percorso commerciale e turistico della città. Non hanno badato a spese neanche per i famosi 20 cestini dell’immondizia di Corso Italia che sono costati ben 25mila euro, 1250 l’uno!
Ma quando si parla di manutenzioni e servizi nella periferia la questione è ben diversa: nei quartieri popolari mancano servizi essenziali come fontanelle, panchine e aree verdi; mentre strade, marciapiedi e illuminazione sono carenti e in alcuni casi pericolose per l’incolumità di chi ci abita a di chi ci lavora. Basta pensare alle voragini di Via Pietrasantina o alle scuole Manzi dove recentemente è crollato il tetto.
In Gagno da alcuni mesi il comitato di quartiere ha sollevato la questione raccogliendo 200 firme che sono state consegnate alla ex circoscrizione (ora Ctp6) di via Contessa Matilde. A seguito di questa consegna il comitato è stato ricevuto dalla presidente Ciardelli che in questo incontro ha esplicitato il fatto che Gagno si deve ritenere fortunato perchè sarà il quartiere dove verranno spesi più soldi che in altre zone di Pisa. Già, verranno spesi 150mila euro così spartiti: 100mila per il rifacimento dei marciapiedi della zona residenziale e 50mila per l’allestimento di un fontanello di acqua potabile, naturale e gassata. Queste cifre sembrano abbastanza assurde e sembra una presa in giro. Come dire: “vi diamo l’acqua frizzante, accontentatevi!”
Ma gli abitanti del quartiere non si sono fatti prendere in giro e ieri si sono dati appuntamento in Via Fosso della Bufalina, strada nel quartiere carente di illuminazione e da dove è partita la petizione popolare per richiedere lavori urgenti all’amministrazione. Circa cinquanta abitanti del quartiere, anziani, famiglie, bambini delle scuole elementari e medie si sono mossi in corteo per le case popolari e successivamente hanno allestito un blocco stradale in Via San Jacopo.
Il blocco è durato un paio d’ore: “Tirate fuori i soldi!”; “Politici vergogna! Ladri!”; “Vogliamo i lavori nel quartiere!”. Con questi cori e con l’aiuto di pentole, fischietti e trombette, il rumorosissimo blocco stradale ha attirato l’attenzione di moltissimi abitanti del quartiere che si sono uniti alla protesta. Quello che i cittadini di Gagno chiedevano durante il blocco della strada era di essere ricevuti dall’assessore ai lavori pubblici Serfogli. Quasi a ora di cena e con la tavola apparecchiata in mezzo alla strada è arrivata la notizia che l’assessore riceverà il Comitato di quartiere il prossimo 5 novembre in segreteria del sindaco di Pisa.
Una protesta importante che ha ribadito un concetto che già gli abitanti del quartiere popolare di Sant’Ermete avevano sollevato: non basta denunciare una questione, un problema o dei disagi che subiscono i cittadini; per ottenere ciò di cui le persone hanno bisogno l’unico modo per farsi sentire da queste istituzioni è fare male, nel senso di creare un disagio che non possono accettare. Per questo il blocco stradale hanno permesso che l’assessore incontri i cittadini.