Annunciate a mezzo stampa arrivano dopo pochi mesi le ritorsioni per le occupazioni studentesche che hanno travolto tutte le scuole superiori di Pisa nel mese di gennaio. In particolare all’istituto alberghiero Matteotti il preside Caruso ha festeggiato le “esemplari” punizioni inflitte ai propri studenti, alcuni dei quali, sostiene, “insospettabili”. Quattro bocciati e quattordici sospesi ai quali si aggiungono i provvedimenti comminati all’istituto Biologico e allo scientifico Buonarroti. Le misure arrivano come tentativo di ristabilire la normalità promuovendo un clima di intimidazione e paura negli istituti nell’incapacità, a distanza di mesi, di rispondere alle istanze che scatenarono la protesta: il problema dell’edilizia scolastica e le condizioni di vivibilità degli istituti. Laconico il commento del Collettivo Autonomo Studenti Pisani sulle misure: “un sintomo che il movimento delle occupazioni ha creato molta paura all’interno di un sistema che vuole vedere lo studente unicamente come strumento di profitto”. Il preside del Matteotti pare infatti esser noto per aver approfittato dell’alternanza scuola lavoro per mettere in mostra l’istituto e la sua persona e il suo ruolo. “Presidi e company – prosegue la nota del CASP – non metteranno mai in discussione il loro ruolo di potere se non costretti dai propri studenti”.