Martedì 4 agosto, ancora una volta, diverse famiglie dei quartieri popolari si sono riunite nei pressi della sede dell’APES, in via Fermi, dove era riunita la commissione ERP. All’ordine del giorno vi era l’assegnazione di nuovi alloggi per le famiglie in sovraffollamento; argomento estremamente delicato, poiché nelle case popolari di Pisa vivono famiglie da anni in gravissime condizioni. La mobilità è paralizzata dalla incapacità delle istituzioni, e molte famiglie devono subire la vergogna di vivere stipate in case molto piccole, magari essendo a conoscenza di una casa sfitta poco distante, adeguata alle proprie esigenze.
Grazie alla lotta e al presidio alcune delle situazioni di sovraffollamento (spesso segnate anche da gravi malattie) hanno ottenuto l’assegnazione di un alloggio adeguato; purtroppo la latitanza dei servizi sociali sta rallentando l’iter per le famiglie che hanno ottenuto l’assegnazione di alloggio popolare in via emergenziale.
Un ulteriore capitolo sulla questione del sovraffollamento si aprirà con l’applicazione della legge Saccardi: la nuova legge regionale sulla casa, infatti, vuole imporre la mobilità obbligatoria. Se una famiglia si trova in una casa troppo grande per le sue esigenze (spesso capita agli anziani, a causa della morte di un congiunto) sarà obbligata a trasferirsi in un altro alloggio, magari in un altro quartiere (sradicandola dal contesto sociale) oppure verrà sfrattata! I comitati di quartiere vogliono però respingere questo tentativo di scatenare una guerra tra poveri: hanno ribadito ancora una volta che il sovraffollamento non si combatte prendendosela con chi ha una casa con una stanza in più, ma mettendo immediatamente a disposizione l’immenso patrimonio sfitto.