Ieri sera si è tenuta una cena alla Casa del Quartiere di Gagno, per completare i festeggiamenti di due anni di occupazione del casottino e lotte del comitato. Per i partecipanti è stata anche l’occasione per ribadire la solidarietà, tramite uno striscione, al comitato di lotta per la casa di Padova, che pochi giorni fa ha subito un pesante attacco, con undici misure cautelari tramite una delirante accusa di “associazione a delinquere” per le attività dei picchetti anti-sfratto.
Nel pomeriggio di ieri, inoltre, una delegazione da Pisa ha raggiunto Padova per prendere parte alla manifestazione organizzata in solidarietà agli arrestati. Il corteo si è svolto con un’ottima partecipazione, nonostante il clima teso causato dai tantissimi poliziotti impegnati nei posti di blocco ai caselli autostradali e nel presidiare le vie cittadine. Centinaia di persone hanno sfilato ribadendo ancora una volta che le lotte per la casa e per i diritti non possono essere arrestate da degli assurdi teoremi repressivi; al fianco dei padovani si stanno schierando i tantissimi comitati che in tutta Italia combattono per garantire un tetto sopra la testa a tutti.
L’emergenza abitativa non è una calamità naturale, ma un problema con dei responsabili precisi: i palazzinari privati e i politici che garantiscono le loro speculazioni. I compagni di Padova sono stati capaci di indicare questi responsabili, e per questo adesso sono sotto attacco. Ma nessuno si è lasciato spaventare e intimorire: se gli speculatori e i corrotti iniziano a preoccuparsi, vuol dire che siamo sulla strada giusta!