Grande giorno inaugurale per il trenino che collega l’aeroporto alla stazione. Per la grande opera inutile di Pisa, costata svariata milioni di euro e l’arresto dei direttori dei lavori per infiltrazione mafiosa, ha visto oggi il taglio del nastro alla presenza degli amministratori locali del Partito Democratico e del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Graziano Del Rio.
“Caro ministro Del Rio, l’unica inaugurazione che vogliamo e l’inizio dei lavori delle nuove case e il ripristino immediato dei finanziamenti pubblici per l’edilizia residenziale popolare.”, con queste parole è stata convocata una manifestazione in piazza Giusti, con l’obiettivo di raggiungere la stazione del nuovo trenino senza conducente e riportare il ministro ai problemi veri di competenza del suo dicastero: “metta i soldi per le case popolari, i soldi per le case nuove di Sant’Ermete sono spariti nel nulla e qui pensano solo alle passerelle di opere che favoriscono solo gli affaristi corrotti con la connivenza della politica locale”.
Il corteino partito da piazza Giusti si è diretto così verso l’aeroporto passando per il blocco di case popolari del quartiere di San Giusto, fortemente colpito dalla nuova opera e trasformato in un grande parcheggio scambiatore. All’altezza di via di Goletta il corteo è stato fermato da un folto cordone di polizia in tenuta antisommossa che ha tenuto sotto sequestro per due ore e mezzo, in mezzo ai campi i manifestanti, impedendo loro di raggiungere la cerimonia di inaugurazione.
La contestazione non si è però fermata, e alla fine è riuscito ha ripreso la via dell’aeroporto raggiungendo il piazzale del Galilei: “questa è un’opera inutile, che va a coprire una tratta che era già ampiamente servita, ad uso esclusivo dei turisti e che nella sua realizzazione ha devastato ulteriormente il quartiere popolare di San Giusto; un quartiere già martoriato da aeroporto, stazione e vie d’accesso alla città trafficate. L’autobus LAM verrà soppresso costringendo i lavoratori dell’aeroporto a pagare 2,70 di biglietto. Questo trenino è costato 80 milioni di euro. Soldi europei finiti nelle tasche dei soliti mafiosi e corrotti. A dirlo non siamo stati solo noi, lo ha dimostrato ampiamente l’indagine che ha portato all’arresto i vertici della Sintel, una delle società che ha realizzato il People Mover. Una delle società che fanno parte del gruppo Condotte S.p.a, nel mezzo di numerosi scandali e speculazioni, come quella di Villa Madrè, al centro di un’altra indagine e che coinvolge anche il Comune di Pisa e la sua giunta.Da una parte il comune favoreggia questi delinquenti e mafiosi, dall’altra promette riqualificazioni fantasmagoriche dei quartieri popolari e disattende ogni impegno.”