Sabato 24 marzo si terrà un evento per festeggiare i diciannove anni dello spazio antagonista NEWROZ – 19 anni vissuti pericolosamente!
Ore 18.00: Presentazione dei libri MA CHI HA DETTO CHE NON C’E’ (di Gianfranco Manfredi) e I PIRATI DEI NAVIGLI (di Marco Philopat), alla presenza degli autori
Ore 21.00: Cena sociale per i 19 anni del Newroz
Ore 23.00: Trash Night di compleanno
Il tutto, ovviamente, presso il Newroz, in via Garibaldi 72
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MA CHI HA DETTO CHE NON C’E’; 1977 L’ANNO DEL BIG BANG
Ma chi ha detto che non c’è è forse la canzone più importante del 1977 italiano, sicuramente quella che meglio ha raccontato le passioni travolgenti, lo splendore e la ferocia di quei dodici mesi. Un vero e proprio manifesto esistenziale e poetico su un periodo carico di significati che l’autore, Gianfranco Manfredi, ha vissuto da protagonista e che, con maestria, ha saputo riassumere in una canzone.
Ma chi ha detto che non c’è ora è anche un libro, una serie di affreschi letterari sul 1977 per capire e immergersi nelle ragioni di un movimento complesso e visionario, denso di creatività, negazioni e conflitti radicali.
Un big bang, una rivoluzione irrisolta che ha in sé le chiavi del nostro futuro.
I PIRATI DEI NAVIGLI
Esattamente vent’anni fa usciva la prima di molte edizioni di ”Costretti a sanguinare”, febbrile resoconto dei primi anni del punk italiano narrato – o ”urlato”, come recitava il sottotitolo – da Marco Philopat, che da protagonista appassionato di quella straordinaria esperienza ne diventava così anche un prezioso testimone. Non è facile raccontare una realtà in continua ebollizione, che per sua stessa natura vive underground e vuole sfuggire a ogni categoria sociale, politica, estetica: Philopat trova la chiave per farlo con un entusiasmo trascinante, in una prosa che è una corsa a perdifiato, e riprende oggi da dove si era fermato.
Siamo nel mezzo degli anni Ottanta, Milano è infestata da yuppie e zombie televisivi, la polizia ha appena sgomberato il centro sociale Virus e un’intera stagione sembra conclusa. Ma l’incontro con un libraio illuminato, una storia d’amore sorprendente e una rivista cyberpunk sono la miscela capace di dare l’innesco a un riscatto collettivo. Dallo scantinato ribattezzato Helter Skelter – che si trasforma in un luogo per sperimentazioni artistiche e tecnologiche all’avanguardia – all’esplosivo esordio del centro sociale Cox 18, sede di forte fermento culturale a due passi dalla Darsena, i Pirati dei Navigli seminano per le vie di Milano le scintille rivoluzionarie della controcultura.
A voce alta, con il coraggio di chi porta su di sé molte cicatrici, Marco Philopat trasforma la storia che ha realmente vissuto in un romanzo ricco di episodi esilaranti, imprese incredibili e disavventure sconvolgenti. ”I pirati dei Navigli” è un viaggio in un periodo poco conosciuto della cultura underground, dal 1984 al 1989, il ritratto di una figura unica come quella di Primo Moroni, e al tempo stesso un’avventura che lascia il segno e che ci regala squarci di utopia.