In vista degli scioperi del 3 e dell’8 marzo, pubblichiamo di seguito il comunicato congiunto che Non Una Di Meno e Fridays For Future hanno reso pubblico durante una conferenza stampa giovedì 23 febbraio.
DISTRUGGIAMO IL PATRIARCATO, NON IL PIANETA!
3 MARZO SCIOPERO STUDENTESCO FRIDAYS FOR FUTURE
8 MARZO SCIOPERO TRANSFEMMINISTA GLOBALE CON COPERTURA SINDACALE
La violenza di genere crescente, la crisi climatica, la pandemia, la guerra, l’inflazione: sembrano emergenze ma sono in realtà segnali evidenti di un sistema che si sta sgretolando, un sistema ingiusto che ci costringe a vivere vite insostenibili.
Fridays for future e Non una di meno lanciano una settimana di mobilitazioni dal 3 all’8 marzo. Scioperano le donne, la comunità LGBTQIA+, studenti e studentesse, lavoratrici e lavoratori precariә, chi un contratto di lavoro non lo ha, chi lavora senza retribuzione. Scioperano le persone razzializzate e quelle relegate ai margini della società e della città, scioperano le persone che non riescono ad arrivare a fine mese.
Perché il movimento ambientalista e quello transfemminista hanno deciso di scioperare insieme, il 3 marzo e l’8 marzo?
Perché crediamo che la giustizia climatica e la giustizia sociale debbano andare di pari passo. Perché nel mondo vengono uccise 5 donne ogni ora in famiglia (in Italia una ogni 3 giorni) e gli eventi climatici “estremi” come le temperature da record, siccità e incendi, alluvioni distruttive e ondate di gelo, sono quintuplicati negli ultimi 50 anni (il 27% in più in Italia solo confrontando il 2020 e il 2021.)
La matrice della violenza di genere e di quella ambientale è la stessa, la matrice di un sistema di oppressione sociale, dunque ci rivolgiamo anche alle lotte contro le devastazioni ambientali già attive nel nostro territorio, come il Movimento No Base, l’Assemblea Permanente No Keu, il Coordinamento Valdera Avvelenata. Pensiamo al progetto di ampliamento della discarica di Chianni, che dovrebbe arrivare ad ospitare 270mila metri cubi di amianto, oppure alla volontà di costruire una base militare a Coltano: scioperiamo perché pensiamo che una colata di 70 ettari di cemento per alimentare l’economia di guerra, perlopiù all’interno di un parco naturale, sia una violenza che non possiamo né vogliamo accettare.
Scioperiamo perché vogliamo il dirottamento dei fondi pubblici dalle spese militari alle politiche sociali, perché la cultura della guerra, massima espressione della violenza patriarcale e del capitalismo ecocida, riflette una società basata sull’oppressione, l’impoverimento delle persone e l’esaurimento delle risorse. Opporsi a tutto questo significa non cadere nella trappola di dover scegliere fra uno, due o più fronti. Ci schieriamo con le donne e con i popoli che non vorrebbero morire né far morire di guerra.
Scioperiamo perché vogliamo immaginarci insieme una città differente: una città in cui poter camminare libere e senza paura. Una città in cui scuole e università siano i luoghi primari di contrasto alla violenza di genere (ricordiamo con rammarico che l’anno scorso il nostro comune è stato l’unico della Toscana a non aver presentato le azioni per il bando regionale sul sostegno alla parità di genere nelle scuole.) Una città dove servizi e strumenti economici adeguati ci permettano non solo di fuoriuscire da situazioni di violenza familiare, ma ci consentano di non entrarci affatto, grazie anche all’autonomia economica e alla possibilità di avere una casa dignitosa in cui vivere. Vogliamo una città che non lasci indietro nessunә.
Scioperiamo perché non vogliamo lasciare nessun3 indietro, perché vogliamo un cambiamento di sistema che garantisca giustizia climatica e sociale, un sistema libero dal patriarcato e dal capitalismo. Scioperiamo, insieme, perché la lotta ambientalista e quella tranfemminista sono strettamente legate, derivate da una rabbia dovuta allo sfruttamento, alla violenza, all’oppressione.
Il 3 marzo dalle ore 9:00 ci sarà lo sciopero studentesco di Fridays For Future, con un corteo per la città e a seguire una piazza tematica in piazza XX settembre, dove saranno presenti numerosi movimenti e associazioni ecologiste.
Il 4 marzo saremo a Pontedera a fianco del Coordinamento Valdera Avvelenata per dire no all’ampliamento della discarica di Chianni, per un futuro libero dall’amianto e dalle nocività.
L’8 marzo, giorno di sciopero con copertura sindacale, dalle 10 di mattina ci troveremo davanti al Tribunale di Pisa per poi muoverci con una biciclettata con azioni in tutta la città. Alle ore 15:00, in Piazza Guerrazzi, concentramento per il corteo cittadino.