Si è conclusa ieri l’occupazione dell’ex palestra dei Cappuccini in via Quarantola, esattamente dietro la stazione ferroviaria da parte dei comitati di quartiere. Da anni abbandonato lo stabile verrà investito dalla nuova variante urbanistica che coinvolgerà i quartieri di San Giusto e San Marco, trasformando la parte sud della città, stretta tra stazione e aeroporto, in base alle priorità dei flussi turistici, comprimendo i bisogni degli abitanti dei quartieri popolari. La due giorni di iniziative ha riportato al centro del dibattito pubblico la contraddizione tra le modalità di pianificazione urbanistica dell’amministrazione pisana e le rivendicazioni sociali che provengono da chi i territori li abita. Se l’amministrazione trova un accordo per cedere i terreni del gruppo ferrovie in funzione della nuova variante urbanistica perché ugualmente non trova un accordo con ferrovie per mettere in sicurezza il cavalcavia di Sant’Ermete?
Nella due giorni di occupazione ha avuto particolare importanza l’assemblea pubblica di sabato pomeriggio che ha messo a confronto i piani di “riqualificazione” di San Giusto e San Marco con il modello EXPO di messa a valore e sfruttamento della metropoli milanese che dal primo maggio ospiterà la grande fiera internazionale. Nella due giorni sono state raccolte tante firme per la messa in sicurezza del cavalcavia e distribuiti numerosi questionari per una prima indagine sulle condizione di salute e i determinanti di malattia degli abitanti dei quartieri popolari. La due giorni è stata anche un’occasione per distribuire le prime copie cartacee di ‘Riscatto’.