Nella giornata di ieri la Questura ha cominciato a contattare i tifosi pisani deportati e identificati alcuni mesi fa per i fatti di Pisa-Brescia per notificare le diffide. Se dovesse essere confermato quanto minacciato in quesi giorni, si tratterebbe di più di 80 Daspo, da sommare agli 8 già notificati (comprensivi anche di obbligo di firma durante le partite). Un’operazione repressiva assolutamente spropositata rispetto a quanto accaduto; un’evidente rappresaglia verso una tifoseria “scomoda”, per cui i fatti di Empoli sono un semplice pretesto.
La dinamica stessa del “Daspo di gruppo” si presenta come particolarmente grave e smaschera tutta la retorica che circonda l’utilizzo delle misure preventive. Non solo si eseguono delle vere e proprie condanne senza difesa e senza processo, ma ormai è sufficiente essere stati presenti sul luogo dei fatti, insieme ad altre decine di persone, per venire diffidati. In deroga a qualsiasi stato di diritto.
Nelle prossime ore e nei prossimi giorni, come già annunciato dalla Curva in un comunicato, verrà annunciata la mobilitazione contro queste misure. Chi pensava di poter frammentare la città, dividere fra buoni e cattivi, dovrà probabilmente scontrarsi con un’altra realtà, poiché, come è stato evidente fin dai fatti di Empoli, gli 80 diffidati non sono soli, ma sono sostenuti da una comunità vastissima. Quello che sta avvenendo è una vergognosa violazione della libertà che riguarda tutti e tutte, e sicuramente la città saprà opporsi a questo ennesimo abuso.
Comunicato del 26/01/2017
Proprio in queste ore la questura di Pisa sta convocando in questura tutti gli “87 di Empoli” per notificare le diffide per i fatti di Pisa-Brescia. Guarda caso, dopo l’insediamento della nuova società, dopo che il clima in città si è rasserenato , ecco pronta la nuova mazzata per la tifoseria pisana. Dopo mesi di silenzio, dopo che tutta la città si era strinta con noi, dopo che davvero pensavamo di dover pensare finalmente solo a fare il tifo per spingere la squadra verso la salvezza, ecco scattare i provvedimenti che davvero rischiano di mettere in ginocchio la passione e la determinazione di tutta la tifoseria. Noi ci opporremo con tutte le nostre forze a questo scempio, ogni strada percorribile la percorreremo: NON POSSIAMO MAI ACCETTARE QUESTI ABUSI DI POTERE IN SILENZIO, PISA NON SI PIEGA davanti a provvedimenti infami e mirati a colpire tutta la tifoseria organizzata. Fin da subito è stato chiaro il loro intento, i Pullman dei Bresciani fatti passare dalla stessa uscita degli 8 mila pisani, gli articoli sbucati già dopo mezzora dove si parlava di agguati e di ultras appostati nei cespugli e tutte le altre stronzate che tutti abbiamo letto in quei giorni. Non si sono voluti fermare nemmeno davanti all’evidenza dei fatti, non gli sono bastati 8 arresti e averci deportati come detenuti da Empoli alla questura di FIRENZE con un pullman di città, in nome della loro “giustizia(?)” sono andati avanti ciecamente fregandosene anche di tutte le testimonianze che smontavano palesemente la ridicola tesi dell’agguato premeditato. NOI insieme alla città in queste ore decideremo le forme di protesta da farsi: PISA NON SI PIEGA davanti a questa INFAMIA.
LEGATI AI VALORI DEL PASSATO…UNITI LOTTIAMO ANCORA OGGI — I GRUPPI DELLA CURVA NORD “MAURIZIO ALBERTI”
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