Festival Mediterraneo 20-21-22 settembre allo Spazio Antagonista Newroz

Tutti i giorni dalle 18 ci saranno iniziative per indagare la speculazione energetica, l’estrattivismo e la guerra, la turistificazione e la crisi abitativa, la violenza contro le persone migranti.
A seguire ci saranno dj set, concerti, spettacoli teatrali ispirati alle tradizioni dei diversi angoli del Mediterraneo e cibi tipici dei vari territori.
Per rimanere aggiornatə sul programma:

venerdì 20
Ore 18 – Un mare conteso: guerra e speculazione energetica nel Mediterraneo

Nel mar Mediterraneo si contendono diverse partite interconnesse: il binomio tra guerra e speculazione energetica vede in prima fila il nostro Paese nel portare avanti politiche belliciste e di devastazione ambientale legate a un modello estrattivista e necrogeno.  Che siano fonti di energia fossile o green è il modello di cosiddetto sviluppo a farci rendere conto dei veri interessi che animano le iniziative stataliste: speculazioni di pochi sulle spalle dell’oppressione di moltə, persone e natura.  Nel mondo e nella civiltà in cui ci troviamo è impossibile scindere la ricerca e l’appropriazione dell’energia dalla guerra. Per questo non possiamo parlare di Mediterrao senza partire da qui.
Lo faremo con Erre Push, fumettista sardo, che nella graphic novel Fàula Birdi (2022) racconta dell’assedio estrattivista in Sardegna; Re-Common un’associazione che lotta contro gli abusi di potere e il saccheggio dei territori per creare spazi di trasformazione nella società, in Italia, in Europa e nel mondo; Antudo, insieme di realtà sociali che si muovono per l’autodeterminazione e l’autogoverno dei territori in Sicilia; Movimento no base – né a Coltano né altrove che lotta contro la costruzione di una nuova base militare per i corpi speciali dei Tuscania e GIS, portatori di guerra per gli interessi -tra gli altri- dell’estrattivismo fossile. 

  • Faula Birdi (fumetto speculazione energetica Sardegna) 
  • Recommon (focus guerra, economia) 
  • Antudo 
  • Movimento no base 


Dalle 22 Dj set con Kandeesha (Dis-Oriental Techno) e Turbolenta (North-African&Arab Techno)
Una serata di vibrazioni elettroniche dalle radici del Mediterraneo. Di seguito la line up:

Kandeesha – Figlia della diaspora marocchina, Kandeesha ha trovato nella musica la possibilità di un ritorno a una casa indefinita, al di là dei confini nazionali. I suoi set sono un mix di musica elettronica mediterranea.

Turbolenta ليلى – Nasce dall’esigenza di riunire e interrogare diverse identità culturali all’interno di un’unica espressione musicale. Melodie tradizionali magrebine e arabe prendono spazio nei club. Turbolenta ليلى intraprende una narrazione che parla dell’infanzia dei nordafricani e degli arabi, dando spazio al presente e accompagnandoci verso il futuro.  Il punto focale per essa è portare alla luce la particolarità dei generi che suona, ma anche osservarne le similitudini con il resto del mondo.

Sabato 21 
Ore 18 – Turistificazione: crisi abitativa, lavoro precario e resistenze sociali.

Tavola rotonda per discutere le conseguenze della turistificazione sugli affitti, vivibilità dei quartieri e sul lavoro povero, esplorando le forme di resistenza insieme a realtà che combattono questo fenomeno in Italia e oltre.

Ore 21 Teatri Urbani Organizzati (T.U.O.) direttamente dalla Puglia. Si alterneranno uno spettacolo di burattini tradizionale di Enrico Francone, il canta cronache a base di chitarra Ivan Dell’Edera con “Canti di fine legislatura” e Nicola Eboli con le parole di “Peace”, la sua quasi e irriverente Stand up.

Domenica 22
Ore 18 – Oltre confini e frontiere. Tracciare le rotte della violenza sistemica contro la libertà di movimento

Mentre nel Mediterraneo si concretizzano sempre più brutalmente i risultati e le tensioni date dalla militarizzazione delle terre e dei mari, violenza e controllo sui corpi e interessi economici internazionali, la tre giorni del festival si chiuderà con un’iniziativa di analisi, ma anche di aggiornamento e condivisione di esperienze, in merito alla violenza sistemica contro la libertà di movimento e alle sue resistenze. Dall’Albania a Lampedusa, dall’Egitto al Libano, un dialogo a più voci per approfondire e decostruire le sue radici e le sue manifestazioni a partire dai molteplici sguardi di chi le vive, chi le combatte, chi le indaga e chi le affronta ogni giorno. Ne parleremo con Salvo Torre docente autore de “Il Pensiero decoloniale”, Kristina Millona ricercatrice e giornalista albanese specializzata in tematiche migratorie, Seawatch ong di ricerca e soccorso nel mediterraneo centrale (?), MH?, in dialogo con interventi di riflessione e testimonianza di chi la frontiera l’ha attraversata e vissuta in prima persona.

Ore 21.30 – Concerto Triu Malandrinu, AikarOrkestra – mediterranean/Balkan/Forró/Cumbia da Torino

Triu Malandrinu – Nasce dall’incontro in terra toscana di tre musicisti nati e cresciuti in Sicilia. Il concerto è un viaggio nella musica popolare  siciliana suonata, cantata e interpretata in maniera autentica e genuina, frutto di un lavoro di ricerca, studio e arrangiamento dei canti e delle sonorità tradizionali.
Gaspare Zambito: voce, chitarra e friscalettu
Angelo Montalbano: voce, chitarra e tamburello
Marco Chiara: mandolino, violino e fisarmonica

AikarOrkestra – mediterranean/Balkan/Forró/Cumbia da Torino
Aikar Orkestra è un gruppo di musicisti professionisti appassionati di world music che si incontrano a Torino nel 2023 uniti da una missione comune: fondere due anime complementari in un’unica esperienza travolgente. Una doppia natura, infatti, accompagna tutti i nostri concerti, rispettando da un lato le tradizioni e le infinite possibilità che le culture balcaniche offrono e, dall’altro, esplorando e miscelando le melodie esotiche e i ritmi trasportanti di cumbia, forrò e salsa. 
Questo dualismo è alla base anche della nostra visione e si fonda su un equilibrio dinamico: creare musica di qualità che trascini chiunque la ascolti, rendendo impossibile restare fermi. Ma è il tocco Aikar a fare la differenza, aggiungendo un’energia unica che trasforma ogni esibizione in un’esperienza indimenticabile.
La nostra missione? Semplice e chiara! Condurre l’ascoltatore in un viaggio sonoro che intreccia tradizioni culturali da ogni angolo del mondo, arricchite da inconfondibili riarrangiamenti di influenze Aikariane!

Mediterraneo é anche la scoperta delle tradizioni culinarie che animano i diversi angoli di questa vasta area.

Assaporare i cibi tipici della tradizione Italiana, Marocchina, Libanese, Palestinese, per conoscere, costruire relazioni tra i popoli attraverso le storie e le sensazioni legate ai prodotti delle terre.

Ogni giorno per le cene del festival Mediterraneo saranno disponibili diversi stand per spaziare tra le culture culinarie.

*L’opzione vegana é sempre garantita!