Pubblicata ieri la graduatoria definitiva per l’Edilizia Residenziale Pubblica a Pisa; nonostante le decine di ricorsi effettuati in seguito alla graduatoria provvisoria, pare che siano rimaste in piedi le numerose storture, dovute soprattutto all’applicazione della Legge Saccardi.
Fra le tante criticità di questo bando, sindacati inquilini e movimenti per la casa hanno sottolineato le più gravi: l’esclusione di circa 140 famiglie dalla graduatoria, soprattutto a causa del provvedimento che prevede la residenza nella regione Toscana da almeno 5 anni. L’eliminazione dei punteggi per morosità incolpevole, sovraffollamento e anti igienicità degli alloggi in cui si vive. L’introduzione di criteri assurdi e cavilli per l’inserimento delle domande nelle specifiche graduatorie come giovani coppie, anziani e disabili, che hanno formalmente escluso da queste categorie nuclei che invece ne avrebbero dovuto far parte.
Ma l’aspetto più drammatico resta sempre lo stesso: la mancanza di alloggi. A fronte di quasi mille domande presentate (e tante altre famiglie in emergenza che non presentano neanche più domanda, vista la scarsa possibilità di ottenere la casa) saranno poche decine gli appartamenti messi a disposizione. Dato che pare particolarmente vergognoso se considerato alla luce del gran numero di case ed edifici sfitti nella nostra città.