Pubblichiamo di seguito il contributo del Progetto Prendocasa e dell’Unione Inquilini verso il corteo del 10 giugno DECIDE LA CITTA’.
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Nella nostra città migliaia sono le famiglie vittime di una procedura di sfratto o di un canone di affitto insostenibile, e per pagare molti sono costretti a debiti e prestiti con banche e finanziarie. Questa situazione oltre ad avere proporzioni sociali molto vaste, rappresenta un tema politico “scottante” per la giunta comunale guidata dal sindaco Filippeschi il quale da molti anni amministra la nostra città solo in base agli obiettivi speculativi dei grossi proprietari di casa (es. Pampana) e grandi costruttori (es. Bulgarella). Ad essere favorita è quindi la rendita di questi ricchi proprietari ledendo i DIRITTI di migliaia di cittadini che si vedono negare un’abitazione dignitosa a prezzi compatibili con i modesti redditi familiari. La situazione degli sfratti per morosità incolpevole coinvolge ad oggi centinaia di persone nella procedura di sfratto. La Commissione Territoriale Sfratti ha chiesto una sospensione generale per i nuclei familiari “morosi incolpevoli”, ma la prefettura, seguendo l’indicazione di Confedilizia Pisa, ha negato la sospensione della forza pubblica per più di 60 famiglie che nelle prossime settimane rischiano di finire in mezzo alla strada a causa di un eventuale intervento coercitivo delle forze dell’ordine. I bandi per la morosità incolpevole non escono a causa del definanziamento pubblico, la Commissione emergenza abitativa non assegna alloggi pubblici che continuano a restare vuoti e abbandonati; nel frattempo prosegue il vergognoso utilizzo (come unica soluzione proposta), a spese della collettività, dell’albergazione privata, che spesso divide i membri dei nuclei familiari sfrattati.
La situazione dell’edilizia pubblica nei quartieri periferici è devastante: i piani di riqualificazione dell’amministrazione comunale, come dimostra la lotta nel quartiere di sant’Ermete, sono solo spot elettorali, sperpero di risorse pubbliche in appalti che non portano a termine le opere previste, in assenza totale di confronto con i cittadini. La qualità della vita nelle periferie passa per il riconoscimento delle istanze di reddito e di alloggi dignitosi contro il decadimento che l’amministrazione comunale e l’Apes operano tramite continui tagli e una visione aziendalistica del patrimonio pubblico. La manifestazione del 10 giugno promuoverà una piattaforma per affrontare l’emergenza abitativa, diventata ormai strutturale, con proposte concrete ed attuabili in tempi brevi. Per questo vogliamo: – Una sospensione delle esecuzioni di sfratti generalizzata per permettere il passaggio da casa a casa delle famiglie sfrattate. – Il recupero del patrimonio pubblico e privato sfitto e al degrado per superare l’emergenza abitativa e favorire lo scorrimento delle graduatorie erp. – L’apertura della Commissione emergenza abitativa ai soggetti rappresentanti i diritti degli inquilini. – La costituzione di tavoli di trattativa tra inquilini e proprietari, con la mediazione del Comune, per ridefinire i contratti di affitto e porre in prospettiva un freno al libero mercato degli affitti attraverso canoni concordati minimi per tutti. – L’investimento pubblico nei progetti di riqualificazione degli alloggi popolari in stato di degrado, come nel caso di Sant’Ermete e via Quarantola.
Questa è la sfida che oggi abbiamo davanti e se “decide la città” vuole diventare la realtà delle nostre vite il 10 giugno invitiamo tutte e tutti gli abitanti dei quartieri popolari, gli inquilini sotto sfratto, i morosi a partecipare! SABATO 10 GIUGNO Piazza Mazzini (davanti la prefettura), ore 16.30
Progetto Prendocasa Pisa – Unione Inquilini Pisa