Riportiamo di seguito il comunicato stampa diffuso dalle e dagli inquilini INPS durante la conferenza stampa di stamattina.
Il patrimonio immobiliare pubblico è da decenni sotto attacco. È cominciata negli anni ’90 la privatizzazione e la svendita, negli anni 2000 le cartolarizzazione hanno sottratto migliaia di alloggi pubblici all’utilizzo per cui erano nati.
Con la crisi del 2008 l’intero mercato immobiliare è crollato a livello globale. Nel nostro paese dall’ora sono costantemente cresciuti gli affitti e i mutui mentre le case popolari e pubbliche venivano abbandonate e vendute. Tutto questo processo annebbiato dai innumerevoli processi giudiziari per le irregolarità di vendita, in cui è stata coinvolta anche la Romeo S.p.A. attualmente gestisce il patrimonio INPS.
Quest’anno il governo ha portato avanti il lavoro iniziato decenni fa. Ha tagliato qualsiasi sostegno agli affitti ormai diventati inaccessibili, ha tagliato il reddito di cittadinanza che permetteva di integrare le spese di affitto, vuole privatizzare quel poco che resta delle case pubblica. In questa enorme crisi sociale ed economica a venire sacrificate sono le persone giovani, chi studia, le donne e le soggettività LGBTQIA+ che non hanno le “garanzie” che il libero mercato richiede per poter avere un tetto sopra la testa.
A Pisa gli immobili vuoti di proprietà dell’Inps sono stati più volte denunciati e oggetto di mobilitazione. L’INPS possiede a Pisa 72 fabbricati tra appartamenti e fondi, di cui quasi tutti si trovano nel quartiere della stazione di Pisa. Tra via Puccini in via Bonaini via Vespucci ci sono più di 50 appartamenti vuoti dell’INPS. A questi si uniscono i centinaia di appartamenti vuoti del grande costruttore e speculatore Pampana.
Quello che Comune di Pisa denuncia intorno alla stazione ossia l’abbandono, la violenza, l’abuso di sostanze e la loro vendita sono frutto di precise politiche pubbliche volte a creare ghetti interni, marginalizzazione, razzismo, sessismo e guerra tra poveri.
Da abitanti della stazione quello che vediamo sono alloggi vuoti che potrebbero ospitare centinaia di famiglie ridando vita a un quartiere sventrato dal libero mercato degli affitti, dalla gentrificazione e dal turismo.
Le persone, ormai poche, che vivono in questi appartamenti INPS se ne sono prese cura facendo fronte all’abbandono al quale erano lasciati, questo lavoro deve essere riconosciuto ed essere la base per una reale riqualificazione del quartiere della stazione e di tutti gli immobili pubblici.
Per questo motivo e indiciamo questa conferenza stampa giovedì 10 agosto alle ore 12.00, dopo la precedente fatta nei giorni di Pasqua, per denunciare l’attuale situazione abitativa e chiedere al Comune di Pisa e INPS di procedere per fare in modo che gli immobili vuoti rimangano di proprietà pubblica e vengano adibiti ad alloggi popolari così da far fronte alla violenta crisi abitativa che la nostra città sta vivendo.