Siamo alla conta dei danni, dopo l’incendio che ha devastato il Monte Serra nei giorni scorsi. Sono più di 1400 gli ettari di verde andati in fumo, tra cui molti uliveti e campi; il Comune di Calci e la Provincia hanno stimato i danni in totale per oltre 12 milioni di euro.
Ma, nonostante le passerelle istituzionali (nei giorni dei roghi sono molti i Ministri e i politici che si erano fatti vedere in zona), dal Governo è arrivata la prima stangata. Infatti è stata respinta la proposta di utilizzare il fondo di calamità per l’agricoltura. Il diniego è semplice, i danni non sono stati provocati da eventi atmosferici; nessuna deroga neanche per una situazione che pare invece del tutto assimilabile a una calamità.
Nel frattempo, lontani dalle telecamere, sono tantissimi i volontari che, armati di pale e motoseghe, si sono messi a lavoro per accelerare i lavori di ripristino del territorio. Lavori più che mai urgenti anche in vista dell’arrivo piogge che potrebbero causare smottamenti sui versanti ormai privi di vegetazione.
Come al solito, la parte migliore del paese non si trova sulle poltrone dei palazzi del Governo.