Siamo giunti al terzo giorno di presidio ai cancelli di Sole e al sesto di sciopero da parte degli operai Iscot entrati in una seconda fase della propria mobilitazione. I vincitori della lotta per l’assunzione a tempo indeterminato, al primo giorno di lavoro dopo lo sciopero vittorioso si sono visti un proprio collega bloccato all’ingresso da due guardie della SOLE. Le guardie gli hanno impedito l’entrata al turno nonostante un regolare contratto. Le guardie hanno consegnato solamente una lettera di due righe: “La dispensiamo temporaneamente dal prestare servizio… fermo restando la maturazione della normale retribuzione”. Dal giorno è ripartito lo sciopero.
“Si tratta di un’azione da caporalato”, denunciano gli operai da martedì di nuovo in presidio fuori dallo stabilimento, “dal carattere discriminatorio ed antisindacale, che punta a colpire due degli operai protagonisti della protesta (uno è ancora infortunato), per continuare ad applicare pessime condizioni di lavoro e tenere sotto ricatto questi lavoratori e quelli della SOLE”.
Anche in questi giorni infatti continuano a non applicare le regole minime che fecero scattare la prima fase della lotta: la ISCOT non rispetta le undici ore di riposo tra un turno e l’altro, utilizza nuovi interinali mantenendo i contratti a 16 ore, non riconosce ancora il diritto alla mensa. “Sappiamo anche che la SOLE ha licenziato decine di lavoratori precari e che si rifiuta di trattare seriamente sulla base delle richieste dei lavoratori per il rinnovo del contratto aziendale. Inoltre da dentro lo stabilimento giungono notizie di pressioni da parte della dirigenza Sole per impiegare propri operai per coprire le mansioni degli operai Iscot al momento in sciopero”
Nel frattempo una cassa di solidarietà per ammortizzare il costo dello sciopero è stata attivata coinvolgendo numerosi operai del polo industriale di Pontedera dove ha sede lo stabilimento di SOLE. Dopo la vittoria che ha portato, in controtendenza a tante situazioni di lotta, alla stabilizzazione degli interinali in subappalto, ora risulterà determinante resistere alla controffensiva padronale voluta da Sole, i cui padroni ben percepiscono il pericolo per i propri interessi nel caso in cui le rivendicazioni di lotta degli operai Iscot si estendessero agli altri interinali interni allo stabilimento.