Un’arena stracolma ha fatto ieri da cornice al Pisa che finalmente ha ritrovato i 3 punti i campionato, con una doppietta di Moscardelli che è riuscito a ribaltare il temporaneo vantaggio della Pistoiese. Ma, molto più importante del risultato, era l’anniversario che cadeva in questi giorni, 20 anni dalla scomparsa di Maurizio Alberti, che è stato degnamente celebrato dalla coreografia della Curva Nord, che da due decenni porta il suo nome. “Ultras Pisa Curva Nord Maurizio Alberti” e “20 anni di progetti in Italia e nel Mondo che rendono indelebile il tuo ricordo” sono i due striscioni alzati mentre un maestoso copricurva veniva affiancato da bandierine prima rosse e poi nere e azzurre.
Maurizio morì venti anni fa proprio allo stadio a Spezia, mentre si giocava una tesissima partita. Un arresto cardiaco, poi il ritardo nei soccorsi, i paramedici convinti di trovarsi di fronte a un malore dovuto all’abuso di sostanze; queste le cause che hanno portato alla morte di Mau, questi i motivi per cui da vent’anni i suoi amici e fratelli di sciarpa continuano a tenere alto il suo nome e ricordare come la retorica e la doppia morale contro gli ultras abbia causato e possa ancora causare tragedie.