Decine di agenti delle forze dell’ordine, camionette, strade chiuse e perquisizioni all’ingresso. Questo il clima surreale che accoglieva stamattina gli studenti e i neolaureati intenzionati a partecipare al Job Meeting dell’Università di Pisa.
Questo evento, che si tiene ogni anno, dovrebbe servire ad orientare i laureandi dei differenti corsi di studio, mettendoli in contatto con le aziende del territorio. Nella pratica è una semplice vetrina allestita dall’Università di Pisa a beneficio delle grandi società; tra le quali alcune spiccano per infamia, come ad esempio Leonardo Spa.
Leonardo è nel mirino delle contestazioni soprattutto per gli stretti rapporti con la Turchia di Erdogan, a cui vende tecnologie e armamenti utilizzati per il conflitto nel nord della Siria. Di fatto, quindi, Leonardo Spa supporta un esercito che non fa mistero di essersi coalizzato con i jihadisti dell’Isis.
E’ vergognoso che un’azienda del genere sia legittimata dall’Università di Pisa tramite eventi come il Job Meeting; a maggior ragione viste le mozioni approvate recentemente in solidarietà all’esperienza del Rojava. Per questo, con una conferenza stampa, alcuni giorni fa, gli studenti dell’Ateneo avevano annunciato una contestazione.
Nonostante il mostruoso spiegamento di forze predisposto a tutel degli interessi di Leonardo, un piccolo gruppo di contestatori è riuscito ad entrare all’interno della Leopolda, bloccando lo stand di Leonardo per più di mezzora, spiegando agli studenti, con numerosi interventi, i motivi della protesta.