Nella mattinata di ieri è stato raso al suolo l’accampamento abusivo della Bigattiera a Pisa, dove vivevano alcune decine di persone, compresi dei minori. L’operazione è stata accuratamente preparata e spinta nei giorni precedenti da Comune e Prefettura, che già nel pomeriggio si vantavano della buona riuscita dell’impresa, incassando anche il plauso di Salvini. Quando il polverone calerà, ci si accorgerà ancora una volta che l’ennesimo sgombero non ha ci minimamente avvicinato alla risoluzione del problema.
C’è chi dice che si devono integrare. Chi sostiene che gli abitanti degli accampamenti abusivi dovrebbero fare lo sforzo di integrarsi, farebbe bene a spiegare integrarsi con cosa. Dovrebbero integrarsi in un mercato immobiliare completamente in balia dei capricci dei grandi proprietari, che impongono affitti da rapina? In un sistema che sta portando all’espulsione di decine e decine di persone nella nostra città, sotto i colpi degli sfratti e dei pignoramenti? E’ impensabile che per famiglie che vivono nelle baracche ci sia possibilità di integrazione, se non si rivoluziona completamente il mercato immobiliare, imponendo ai proprietari di abbassare gli affitti, tornando a considerare la casa come un diritto per tutti e non più come una merce.
Gli sgomberi non risolvono il problema. Non è la prima volta, e probabilmente non sarà l’ultima, che il problema degli accampamenti abusivi viene affrontato con l’uso della violenza e con gli sgomberi. Fino ad ora questo approccio non ha portato alcun risultato; in mancanza di un’alternativa, ai nuclei sgomberati non resta altro che tornare a costituire un altra baraccopoli da qualche altra parte. La politica degli sgomberi non fa nulla per risolvere il problema, lo rimanda semplicemente all’infinito.
L’estetica della ruspa. Viviamo in un’epoca complessa, in cui un fanatico gira l’Italia in lungo e largo racimolando voti e consensi con la promessa di risolvere i problemi della gente a colpi di ruspa. Questo fanatico, però, si guarda bene dall’indicare i veri responsabili della crisi attuali (speculatori, palazzinari, imprenditori corrotti…) poiché sono gli stessi che finanziano lui e il suo partito. Di conseguenza il PD, sta ben pensando di inseguire la tendenza. E’ in quest’ottica che possiamo interpretare lo sgombero della Bigattiera (ma ancora di più lo sgombero del presidio di Ventimiglia, dove da settimane i migranti protestavano rivendicando il diritto di superare la frontiera con la Francia). Tutte quelle ruspe in azione, così ostentate e violente, vogliono lanciare un messaggio: “se necessario, possiamo essere più fanatici di chiunque”.
Gli accampamenti abusivi rappresentano un problema. Un problema innanzi tutto per le persone che sono costrette a viverci, in condizioni di evidente miseria, degrado e abbrutimento. E’ necessario ragionare nell’ottica di un loro superamento e auspicare che queste persone intraprendano una lotta per un abitare dignitoso, di pari passo con la lotta di tutte le famiglie in emergenza abitativa. Solo riportare la questione sul piano dei diritti, il diritto alla casa innanzi tutto, può sbarrare la strada alle ruspe fanatiche e democratiche.