PRESIDIO: FUORI LEONARDO SpA DAL JOBMEETING
GIOVEDÌ 28 NOVEMBRE H 9,30 – STAZIONE LEOPOLDA
Mai più Leonardo SpA in Università. Non prendiamo lezioni da chi fabbrica morte.
Giovedì 28 novembre, al Job Meeting organizzato dall’Università di Pisa alla Leopolda per avviare un con successo i propri studenti ad un futuro in azienda, 20 novembre al centro congressi Le Benedettine, sarà presente con un proprio stand anche Leonardo SpA, ex Leonardo-Finmeccanica, azienda leader nel settore aeronautico e dei sistemi di sicurezza.
Da anni la Leonardo fornisce elicotteri Mangusta, sistemi di difesa e radar all’esercito turco. Proprio l’esercito turco, da quando il 9 ottobre ha invaso il Nord della Siria, sta usando queste armi contro il popolo del Rojava, unico territorio liberatosi autonomamente dallo Stato Islamico nel 2017 e autogovernatosi attraverso la democrazia diretta, l’autonomia delle donne, il confederalismo democratico e un’economia improntata al rispetto e all’ecologia. Si contano a centinaia i civili morti sotto le bombe dell’aviazione turca, anche se da qualche tempo non fanno più notizia. Le bombe sganciate dagli elicotteri Leonardo vanno anche a colpire i muri di cinta dei campi di prigionia dove sono rinchiusi i combattenti di Isis, per permettere loro di scappare e arruolarsi nelle milizie che combattono insieme ai turchi.
Dopo mesi di assemblee, cortei e una grande iniziativa di solidarietà tenutasi al Polo Piagge in novembre, il senato accademico dell’Università ha approvato due mozioni che impegnano l’UniPi a tagliare ogni rapporto con la Turchia, che si sta macchiando di gravi violazioni dei diritti umani, e con aziende a lei legate. Alla luce di queste mozioni, pretendiamo che Leonardo SpA non abbia più alcun diritto ad entrare in Università, luogo in cui è già stata invitata più volte come azienda simbolo di successo. Non prendiamo lezioni da chi fabbrica e vende morte, da chi sostiene e arma un dittatore come Erdogan, e rifiutiamo che Leonardo abbia accesso agli spazi e alle aule di un’Università che, a parole, si schiera contro la guerra in Siria del Nord, salvo poi permettere, nel quadro di un’aziendalizzazione sempre più esplicita, che una manica di assassini quotati in borsa vengano a fare campagne di reclutamento tra i propri studenti.
Vogliamo avviare una campagna di boicottaggio delle aziende e delle imprese – italiane, turche ed estere – che sostengono, finanziano e quindi armano l’esercito Turco ed indirettamente lo Stato Islamico. Cominciando dal Job Meeting del 28 novembre gli studenti e le studentesse, i dottorandi, la comunità accademica e i cittadini si organizzeranno insieme in maniera determinata per dire “Mai più Leonardo, mai più venditori di morte”, né in Università né altrove.