Condividiamo il comunicato del cartello di associazioni e realtà sociali e sindacali riunito nel percorso “la casa: priorità di Pisa”.
Martedì prossimo infatti si terrà un momento fondamentale per cambiare gli equilibri tra diritto alla casa e mercato immobiliare: una manifestazione antisfratto con l’obiettivo di far rispettare l’ordine del giorno del consiglio comunale sulla sospensione della forza pubblica agli sfratti per morosità incolpevole.
La proprietà, che detiene nel solo comune di Pisa 19 immobili, è iscritta a confedilizia, per anni ha riscosso migliaia di euro di affitto da un contratto concordato evidentemente sballato (730 euro mensili) al solo fine di pagare meno tasse. Durante il periodo covi ha beneficiato del contributo sfratto di 6 mila euro per il ristoro, nonostante l’esecuzione forzata fosse bloccata dal provvedimento del governo conte. Adesso i servizi sociali hanno appoggiato la richiesta della famiglia di inquilini di aprire un tavolo con la proprietà per fare un nuovo contratto con il contributo della morosità incolpevole, ad un prezzo compatibile con le tabelle dell’accordo territoriale. ma la proprietà ha chiesto l’ausilio della forza pubblica all’ufficiale giudiziario. La famiglia ha quindi fatto la domanda alla commissione territoriale per la sospensione sfratti, ma tale commissione non si riunirà prima del 17 maggio! per questo serve una sospensione prefettizia e per questo è necessario unire le forze per reclamarla! La nostra città non può essere ostaggio del potere di confedilizia!
comunicato con preghiera di pubblicazione
La casa, priorità di Pisa. Così abbiamo iniziato questo percorso ad aprile, diverse forze sociali, sindacali, realtà politiche, comitati di cittadini e cittadine. Il 12 aprile scorso abbiamo ottenuto un importante risultato. Il consiglio comunale della città di Pisa ha approvato un ordine del giorno con il quale “chiede al prefetto di Pisa un provvedimento urgente motivati per ragioni di ordine pubblico di tutela socio-sanitaria in cui versano centinaia di persone nella nostra città, “impegnando il sindaco a chiedere un incontro urgente al prefetto affinchè venga assunto questo provvedimento”.
Da quel 12 aprile ad oggi è passato un mese. Gli sfratti con la forza pubblica continuano a venire eseguiti. Nel frattempo i servizi sociali hanno reso pubblico la rendicontazione delle spese sostenute tra il 2019 e il 2021 per mantenere centinaia di persone provenienti da sfratti in albergazione privata. Nella stessa relazione affermano l’impossibilità a proseguire la gestione dell’emergenza abitativa con le medesime risorse.
Pensiamo sia inutile continuare a far finta di niente. La maggioranza della popolazione della nostra città sa che la priorità di Pisa è rendere l’abitazione un diritto accessibile a tutte e tutti. Alle migliaia di persone che dal 2016 aspettano un bando di casa popolare. Ai 115 nuclei che soffrono in affittacamere. A chi è costretto a stare i sovraffollamento ospite da parenti e genitori. A quei giovani che non hanno accesso al mercato immobiliare. La nostra città non può più essere ostaggio di un sistema che lascia le case e gli immobili pubblici, e nel frattempo costringe a pagare 700 euro per un bilocale in città.
La violenza di sfratti eseguiti con la forza pubblica deve finire. Lo scandalo di case inabitate deve cessare. Per questo chiediamo con forza alla prefettura una risposta urgente alla mozione del consiglio comunale. In linea con le recenti disposizioni dei tribunali delle Nazioni Unite, gli sfrati esecutivi non possono essere eseguiti in modo coatto senza che lo stato offra una alternativa dignitosa ai nuclei familiari. Per queste soluzioni serve tempo e risorse. Per questo il Consiglio comunale ha votato a maggioranza la richiesta di sospensione. Ma Confedilizia, la più grande associazione dei proprietari di casa, sulla stampa si esprime pubblicamente contro la sospensione della forza pubblica agli sfratti. E la prefettura, dopo un mese, non ha concesso alcuna graduazione della forza pubblica.
Per questo dichiariamo che non accetteremo che le persone continuino a finire per strada, facendo sentire la voce della maggioranza della cittadinanza ad ogni sfratto con la forza pubblica.
Saremo presenti con una manifestazione sindacale e sociale martedì 17 maggio dalle ore 8.30 a Porta a Lucca, in via Eugenio Chiesa n.4, affinchè l’ennesima famiglia vittima della crisi covid non finisca in mezzo alla strada.